22 Agosto 2011, 15:01
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“Sono deluso dell’atteggiamento di una parte del pubblico palermitano e soprattutto della stampa locale che negli ultimi mesi ha diffuso solo pessimismo su di me e sulla squadra. Confermo la volontà di lasciare la presidenza del Palermo, perché quello che è successo negli ultimi mesi mi ha fatto capire che non vale la pena essere professionale lavorando 12 ore al giorno per il Palermo”. Lo ha detto ai giornali online di Palermo il presidente Maurizio Zamparini. Il massimo dirigente rosanero sembra così non voler tornare indietro dopo i propositi di abbandono manifestati ieri sera al termine della partita con il Fenerbahce. All’origine della decisione, i fischi che hanno accompagnato la squadra di Stefano Pioli dopo il 2-3 maturato sul campo.
“La gente di Palermo – ha detto Zamparini – deve ricordarsi di Venezia: lì in pochi minuti decisi di lasciare quel club senza tornare indietro. E cosi sarà questa volta per il Palermo. Sono molto deluso per un paio di situazioni. La stampa locale, ad esempio, sempre pronta al severo giudizio riuscendo spesso a influenzare parte del pubblico fino ai fischi di ieri sera. A Brescia e a Udine, per fare un paio di esempi, la stampa è partigiana, sostiene i loro giocatori incondizionatamente. Qui non ci si rende conto che i fischi, le contestazioni, fanno assorbire alla squadra negatività, si fa perdere ai giocatori la fiducia”.
“Ecco – sostiene Zamparini – a Novara prenderemo bastonate perché lì c’è tantissimo entusiasmo per la promozione appena conquistata. Nessuno della stampa locale, ma attenzione, anche quella nazionale che probabilmente mi osteggia perché orgogliosamente dico sempre ciò che penso senza guardare in faccia nessuno, ha sottolineato che quest’anno ho messo su la squadra più forte di sempre, anche senza Pastore che ho sostituito con Zahavi che sarà una delle rivelazioni del prossimo campionato. Il nostro mercato non è ancora finito. Stiamo per concludere altre tre operazioni: un portiere di qualità, un altro difensore ed un centrocampista di valore e con loro tutti i nuovi giocatori già a disposizione di Pioli”.
“Eppure – continua Zamparini – a Palermo si continua a criticare sui giornali e sugli spalti. La difesa? Anche l’Inter di Gasperini ha gli stessi problemi. La verità è che un nuovo allenatore deve avere il tempo di lavorare e di insegnare ai suoi giocatori nuove idee di calcio. Pioli sta lavorando bene, ha iniziato con un modulo per poi cambiarlo ma solo cercando di dare alla squadra il giusto equilibrio. E in pochi lo capiscono. Ecco perché Palermo sarà come Venezia. Lascio, passo la mano. Da molto tempo ho detto che avrei individuato il mio successore e la ricerca adesso avrà un’accelerata. Chi mi sostituirà sarà un uomo di mia fiducia, probabilmente vicino alle mie aziende. Adesso quelli che mi hanno contestato saranno contenti, Zamparini saluta tutti. Ma Zamparini saluta dopo aver costruito squadre che negli anni sono rimaste sempre nella parte sinistra della classifica, senza mai fare un campionato di sofferenza. Evidentemente a molti palermitani questo non è bastato, avrei dovuto consegnare loro lo scudetto”.
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22 Agosto 2011, 15:01