03 Giugno 2013, 19:03
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PALERMO – A intervenire nel dibattito acceso in Sicilia fra il Megafono ed il Pd è il responsabile nazionale degli Enti locali dei democratici Davide Zoggia. Il deputato veneto, ex presidente della Provincia di Venezia, parla a LiveSicilia dei rapporti con i crocettiani in vista delle ormai imminenti elezioni amministrative.
Esiste un accordo scritto fra il Pd ed il Megafono che stabilisce i rapporti fra le due forze politiche?
“Non mi risulta ci sia niente di scritto. L’idea con cui è nata la lista è stata quella di sostenere la candidatura alle elezioni regionali di Rosario Crocetta, che poi ha vinto le elezioni”.
Eppure il Megafono in alcune realtà ha candidati diversi da quelli del Partito democratico oggi per le Amministrative.
“La logica con cui era nata l’idea di dar vita alla lista Crocetta era quella di rafforzare il Pd e la candidatura a presidente dello stesso Crocetta. Non certo quella di creare un intralcio reciproco. La contrapposizione del Megafono al Pd è inopportuna, è una forza che deve restare nell’ambito del centrosinistra, anche perché così è all’Assemblea siciliana”.
Dunque questo Megafono serve?
“Il suo compito è quello di allargare i confini del centrosinistra, la sua mission è questa. Deve rivolgersi a quelle persone esterne al Pd che per un motivo o per un altro non se la sentono di aderire direttamente al Partito democratico, risultando una risorsa in più per vincere le elezioni”.
Ci sono però anche esponenti del Partito democratico che si sono candidati, e si candidano, dentro il Megafono.
“Chi è iscritto al Pd deve essere onorato di candidarsi con il Pd e di poterlo rafforzare. Almeno io la penso così, più forte è il partito meglio è. Ora però dobbiamo pensare a vincere le elezioni. Abbiamo l’occasione di conquistare i quattro capoluoghi di provincia che sono stati amministrati negli ultimi anni dal centrodestra. È un’occasione importante”.
Recentemente alcuni deputati nazionali hanno sottolineato come si debba scegliere se appartenere al Megafono o al Pd. È una rivendicazione corretta?
“Credo debba regnare il buon senso, anche perché non ci sono regole scritte. Se c’è da intervenire questo toccherà agli organi preposti, come la commissione regionale di garanzia, ma dopo le elezioni”.
Intanto pure i Democratici riformisti per la Sicilia, guidati da un altro esponente del Pd come l’ex ministro Totò Cardinale, hanno chiesto di federarsi con i democratici.
“Sinceramente non ne so niente. Ad ogni modo credo sia giusto allargare il perimetro del centrosinistra, ma restando comunque nel recinto della coalizione. Ad ogni modo decideremo come comportarci nel dettaglio dopo la prossima scadenza elettorale”.
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03 Giugno 2013, 19:03