07 Ottobre 2014, 19:53
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CALTAGIRONE – E’ giunto poco prima della 6 presso Contrada degli Angeli a Caltagirone scortato dagli uomini della Polizia di Stato di Caltagirone il furgone carico di ben 500 kg di esplosivo di tipo plastico che alle ore 15:53 di oggi pomeriggio ha definitivamente messo la parola fine al ponte ferroviario che collega Caltagirone a Niscemi.
La tratta ferrata nel 2011 fu protagonista di un crollo parziale di due campate, circostanza che solo per fortuna non causò nessun danno a persone e cose per via del fatto che il crollo avvenne di domenica e la linea ferrata non prevedeva alcun collegamento in quel giorno fra le due città.
La demolizione è stata preparata nei minimi dettagli, grazie all’ausilio degli uomini della Polizia di Stato diretta dal dirigente Marcello Ludovico Ariosto, già nelle prime ore della giornata erano state fatte evacuare una ottantina di persone residenti nelle vicinanze della “zona rossa”, zona che è stata interdetta alla viabilità. Gli abitanti sono stati alloggiati per la mattina in un hotel di Caltagirone e in queste ore stanno già facendo rientro nelle proprie abitazioni.
Posti di blocco sulle arterie principali e punti di osservazione sulle colline che sovrastano i luoghi della demolizione, hanno garantito la gestione dell’ordine pubblico e allontanato i moltissimi curiosi che da stamattina cercavano un luogo idoneo per assistere all’inusuale spettacolo.
Presenti gli Ingegneri delle Ferrovie dello Stato che hanno redatto il progetto di demolizione che, come dichiarato dagli stessi ha seguito nella sua realizzazione le intenzioni sperate.
Presso il centro direzionale delle operazioni allestito all’interno di un agriturismo uomini della Prefettura, dei Vigili del Fuoco, della Forestale, dei Carabinieri del Comando Compagnia di Caltagirone, oltre ai rappresentanti dell’Aeronautica, hanno a più riprese nella mattina fatto il punto dei progressi delle operazioni e dettato i tempi dell’esecuzione, che rispetto alle intenzioni ha subito solo un’ora circa di ritardo.
Al suono ripetuto di due sirene udite in tutta la vallata di Contrada degli Angeli, una serie di forti deflagrazioni distanti l’una alle altre pochi millesimi di secondo ha fatto precipitare al suolo le 9 campate rimaste in piedi dopo il crollo del 2011.
Le deflagrazioni sono state salutate con molto entusiasmo dagli addetti ai lavori, circostanza invece affatto festosa per il mondo della politica e per i cittadini dei comuni interessati dall’interruzione del servizio ferroviario.
“Adesso va via l’ultima possibilità di vedere un serio rilancio delle tratte ferroviarie del territorio, i pendolari che da Niscemi raggiungono quotidianamente Caltagirone per studio e lavoro dicono addio ad un servizio utile e che era funzionale. Tutti adesso provvedono con mezzi propri e le prospettive di rilancio non sembra ci siano e ci saranno in un immediato futuro”. Così Maria G. universitaria di Niscemi commenta l’abbattimento del ponte ferroviario.
Un richiamo agli investimenti sul territorio invece giunge dal Sindaco di Caltagirone Nicola Bonanno che con l’assessore ai lavori pubblici Egidio Sinatra ha seguito insieme agli uomini della Polizia Municipale le operazioni della demolizione.
Sono in corso le operazione di bonifica dei luoghi, quei controlli cioè che servono a verificare che tutte le cariche inserite all’interno dei piloni siano effettivamente brillate.
Finisce dunque con il botto ma che per le comunità di Caltagirone e Niscemi suona di fallimento un’opera costruita solo negli anni ’70 e della cui ricostruzione nei progetti delle Ferrovie dello Stato non c’è traccia.
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07 Ottobre 2014, 19:53