30 Settembre 2022, 11:09
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Con una crescita di quasi 6 milioni di voti negli ultimi 3 anni, è il partito di Giorgia Meloni la forza politica uscita vincitrice dalle Elezioni del 25 settembre. Come emerge dal trend 2019-2022, Fratelli d’Italia passa dal 6,4 delle Europee al 26% di oggi.
Con l’analisi dei flussi elettorali, l’Istituto Demopolis ha studiato la provenienza del consenso al partito di Giorgia Meloni, rispetto al voto espresso dagli italiani nel marzo del 2018: degli oltre 7 milioni di elettori odierni, 18 su 100 avevano già votato Fratelli d’Italia alle ultime Politiche. I dati più significativi sono costituiti dai voti in ingresso, non solo dall’area di Centro Destra: 30 elettori su 100 odierni di Fratelli d’Italia avevano scelto nel 2018 il Movimento 5 Stelle, 12 Forza Italia. Il flusso più significativo proviene però dal partito di Salvini: 33 elettori attuali su 100 della Meloni avevano optato per la Lega nel 2018.
Per un terzo degli italiani Giorgia Meloni è stata la leader più convincente negli ultimi 30 giorni di campagna elettorale. Il 18% indica Giuseppe Conte, la cui strategia comunicativa ha determinato una rimonta elettorale, concentrata in particolar modo nelle regioni del Sud; il 9% sceglie Carlo Calenda. Indicazioni inferiori per Berlusconi e Letta. 4 italiani su 10 non hanno invece ritenuto credibile alcun leader politico.
Sulle scelte di voto di oltre l’80% degli italiani hanno inciso il partito o il leader; appena una minoranza del 16%, il 25 settembre, ha espresso una preferenza tenendo conto dei candidati presenti nel proprio collegio che, del resto, risultavano sconosciuti ai più anche nello stesso giorno delle elezioni.
L’Istituto Demopolis ha analizzato le motivazioni che hanno indotto gli italiani a votare prevalentemente FdI: ragione principale della scelta è per il 68% la stessa leader Giorgia Meloni. 6 elettori su 10 indicano la coerenza degli ultimi anni all’opposizione; altre ragioni maggioritarie risultano le attese di una maggiore attenzione ai temi della sicurezza e di un diverso approccio alle politiche economiche e fiscali.
Il 28% degli uomini ed il 24% delle donne. La strutturazione del consenso per macro-aree geografiche appare trasversale: Giorgia Meloni conquista, rispetto alla media nazionale, maggiori consensi al Nord e al Centro, dove risulta primo partito con il 28 ed il 29 per cento. Riduce il suo peso al 20% nelle regioni del Sud e nelle Isole, nelle quali il M5S ottiene la prima posizione.
Il mondo produttivo ha premiato il partito di Giorgia Meloni: l’ha votato il 30 degli imprenditori ed il 37% tra commercianti e lavoratori autonomi.
Si evidenziano anche alcune differenze non marginali nel voto per fasce d’età: il consenso di Fratelli d’Italia è più alto nel segmento 35-64 anni; resta in linea tra gli over 65, mentre si riduce al 20% tra chi ha meno di 35 anni.
Il Barometro Politico dell’Istituto Demopolis ha studiato anche l’auto collocazione di chi ha scelto Fratelli d’Italia: il 38% si dichiara di Centro Destra, il 39% di Destra. A votare Meloni sono stati anche 5 elettori su 100 che si collocano al centro o nel centro sinistra. 18 elettori su 100 non si attribuiscono una collocazione politica tradizionale.
Ma da dove proviene il consenso, come avevano votato alle Europee del 2019 gli elettori odierni di Fratelli d’Italia? Secondo l’analisi condotta da Demopolis, il 53%, la parte più rilevante degli oltre 7 milioni di voti, giunge da quanti avevano scelto poco più di 3 anni fa la Lega. Si tratta di circa 3 milioni e 800 mila elettori che nel 2019 avevano votato Salvini e che oggi hanno scelto Giorgia Meloni. Un’ulteriore conferma della estrema mobilità del voto in Italia nell’ultimo decennio.
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30 Settembre 2022, 11:09