14 Luglio 2018, 10:00
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CATANIA – Demosì oggi in piazza contro l’ordinanza del sindaco Pogliese. Nel corso della riunione operativa di ieri pomeriggio l’associazione ha fatto il punto sullo stato dell’arte della città di Catania oltre che sulla fase politica nazionale. Iscritti e simpatizzanti hanno individuato alcuni temi che saranno al centro della contesa politica cittadina: l’ordinanza “anti bivacco” e le periferie. “Oggi alla presenza di tutte le personalità storiche della nostra associazione Demosì, penso ad Angelo Villari, Concetta Raia e Luisa Albanella, abbiamo riaperto una riflessione sulla profonda crisi della sinistra nella nostra provincia. Il nostro partito rimane silente ma noi non vogliamo stare zitti”, spiega Jacopo Torrisi ex vicesegretario del Pd etneo. “L’onda razzista che da Roma a Catania attraversa il paese ci preoccupa. Il fenomeno migratorio mal gestito ed organizzato provoca di certo disagi ma dobbiamo avere il coraggio di dire che i migranti sono le prime vittime di sistemi corruttivi che speculano sulla vita di queste persone”, aggiunge.
Poi un passaggio sulla città. “La prima ordinanza del Sindaco di Catania che all’art. 1 criminalizza il “bivacco”, termine elegante per definire i poveri, ha un sapore antico e spaventoso. E’ vero e sacrosanto che bisogna utilizzare i beni immobili comunali o sottratti alla mafia per dare alloggio a chi non ne ha, – continua Torrisi- ma una amministrazione comunale seria dovrebbe spiegare dove pensa di reperire i fondi per attrezzare queste strutture, per manutenerle e per garantire i servizi che dovrebbero offrire. Gli annunci servono a poco quando le ordinanze sono già operative. Per questo saremo tutti presenti sabato 14 luglio in Piazza Duomo alle 18:00 insieme a tutte le altre associazioni mobilitate per chiedere il ritiro di questo provvedimento”. Un altro tema scandagliato nel corso della riunione è quello del degrado delle periferie. “Oggi le periferie di questa città continuano ad essere ignorate ed emarginate. Viviamo in quartieri non a misura del cittadino”, hanno detto Domenico Florio e Mirko Giacone. “Servono interventi economici per l’adeguamento strutturale e l’abbattimento delle barriere architettoniche per i diversamente abili e per superare le emergenze abitative e sociali. Per ogni euro speso nel mattone ci vuole un euro speso per le persone”, hanno aggiunto.
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14 Luglio 2018, 10:00