Le brasiliane, gli sfottò e la rissa | Tre condannati: c’è pure un dentista

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26 Luglio 2017, 20:35

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PALERMO – Tre condanne per la rissa scoppiata lo scorso dicembre davanti a una “cornetteria”. Il giudice per l’udienza preliminare Daniela Tesoriere ha condannato in abbreviato a due anni Giovan Battista Caputo. Un anno ha avuto Ana Paula Alves Pereira. Stessa pena, ma con il patteggiamento, per Gabri Henrique Dos Santos.

Il finimondo scoppiò all’alba di una domenica. Quando i poliziotti delle Volanti giunsero in via Malaspina, alla rosticceria Ganci, c’era un uomo riverso per terra con il volto tumefatto e sporco di sangue. Si trattava di Caputo. Solo dopo si scoprirà che sarebbe stato lui a colpire alla pancia con un coltello un giovane di 18 anni, Nicholas Moceo, sotto accusa in un altro processo assieme a Giuseppe Piricò, Luckrai Koonnjul e Cristian Caracausi.

Caputo, stordito ma cosciente (aveva riportato un trauma cranico con una lieve emorragia e la frattura del setto nasale) riferì di essere stato aggredito da un gruppo di ragazzi. La versione coincideva con quella resa dalle due brasiliane che si trovavano assieme al professionista.

Gli altri quattro ragazzi si erano invece presentati al Pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia. Ai poliziotti raccontarono della rissa scoppiata per qualche parola di troppo rivolta alle due straniere. Fino a quando non sarebbe intervenuto Caputo, di professione dentista, impugnando il coltello.

Gli avvocati Anthony De Lisi e Angela Ajello

In attesa di conoscere l’esito del processo che lo vede imputato nel dibattimento in abbreviato Moceo si era costituito parte civile con l’assistenza degli avvocati Anthony De Lisi e Angela Ajello. Gli è stata riconosciuta una provvisionale di dieci mila immediatamente esecutiva. Il danno complessivo sarà quantificato in sede civile.

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26 Luglio 2017, 20:35

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