04 Giugno 2024, 19:05
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CALTANISSETTA – “A nome della famiglia Borsellino, che io rappresento, considerata l’assoluta serietà del collegio e rinviando ogni valutazione più approfondita alla lettura delle motivazioni, credo che oggi sia stato fatto un passo importante in relazione a quello che è stato opportunamente definito il più grave depistaggio della storia giudiziaria italiana”.
Sono le dichiarazioni dell’avvocato Fabio Trizzino, legale della famiglia del giudice Paolo Borsellino, dopo la lettura della sentenza della corte d’appello di Caltanissetta al processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio. Il collegio ha dichiarato prescritte le accuse contestate ai tre poliziotti imputati di calunnia aggravata.
“È una sentenza importante – continua Trizzino – perché, benché abbia escluso l’aggravante agevolativa amplia lo spettro della responsabilità sia di Mattei che di Ribaudo, e anche di Bo. Probabilmente la corte riuscirà a spiegare bene i motivi per cui nonostante le nostre prospettazioni l’aggravante sia stata ritenuta insussistente”.
“Io sono soddisfatto – ha concluso – perché comunque viene sancito, con fermezza, che tre appartenenti alla polizia di stato hanno concorso a depistare le indagini sulla strage di via D’Amelio e io ritengo che questo sia un fatto estremamente grave”.
“Per certi diversi dispiace che a pagare siano solo loro perché questo processo presenta numerosi convitati di pietra che avrebbero dovuto essere sul banco degli imputati, ma purtroppo quando lo Stato esercita la propria potestà punitiva a 30 anni di distanza dagli eventi questo è il rischio che si corre”.
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04 Giugno 2024, 19:05