03 Febbraio 2018, 19:21
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PALERMO – Alcuni di loro sono capolista. Altri si giocheranno l’elezione nelle sfide dei collegi uninominali. E in caso di vittoria, di elezione, libereranno un posto a Sala d’Ercole o nella giunta di Nello Musumeci. Deputati regionali e assessori sono infatti presenti nelle liste dei partiti in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. Alcuni sono nomi “di peso”, dal punto di vista elettorale.
È il caso ad esempio di Luca Sammartino, il più votato all’Ars con oltre 32 mila voti alle ultime elezioni. Il giovane renziano del Pd è stato l’unico tra i deputati regionali Dem ad accettare la sfida delle Politiche. E lo ha fatto correndo in un collegio non semplice, quello di Misterbianco, dove se la vedrà con un altro “big” del Catanese come Giovanni Pistorio. In caso di elezione, però, ironia della sorte, Sammartino aprirà la strada verso l’Ars a un “compagno” del Pd che sta in questo momento dall’altra parte della barricata. Angelo Villari, infatti, è certamente tra gli “scontenti” del Partito democratico, dopo la formazione delle liste a forte trazione renziana. Non a caso, l’ex deputata regionale Concetta Raia, vicinissima allo stesso Villari, ha deciso di rinunciare alla candidatura nel collegio uninominale come forma di protesta nei confronti dei vertici del partito.
Arriverà all’Ars un amico di Nicola D’Agostino, invece, nel caso in cui il segretario regionale di Sicilia Futura vincesse nel collegio in cui è candidato. Anche qui il duello non è di quelli semplici, visto che il deputato dovrà vedersela con i parlamentari uscenti di Forza Italia e Movimento cinque stelle, Basilio Catanoso e Giulia Grillo. Nel caso in cui dovesse spuntarla, però, ecco che all’Ars arriverà un uomo politicamente molto vicino a D’Agostino: è il giovane radiologo Carmelo Coppolino, attuale capogruppo nel Consiglio comunale di Catania della forza politiche che “corrisponde” a livello regionale a Sicilia futura.
Per Margherita La Rocca Ruvolo, tutto passerà dalla capacità del partito centrista “Noi con l’Italia” di centrare il 3 per cento a livello nazionale, necessario per superare la soglia di sbarramento. A quel punto, diventerebbe assai probabile la sua elezione alla Camera, visto che l’attuale presidente della commissione Salute all’Ars è la capolista nel collegio di Palermo. Chi arriverà al suo posto in quel caso? È un nome assai noto nella politica regionale siciliana: Salvatore Iacolino è stato infatti europarlamentare e anche manager dell’Asp di Palermo. È lui il primo dei non eletti nel collegio di Agrigento alle ultime Regionali. In caso di approdo della La Rocca a Roma, spazio per lui all’Ars.
Più improbabile, invece, è l’elezione a Roma di Roberto Lagalla, già ampiamente impegnato dal doppio ruolo di deputato regionale e assessore alla Formazione. Nel caso – assai difficile, a dire il vero – in cui scattassero tre seggi nel collegio di Palermo in cui è candidato, allora ecco il “ripescaggio” dell’ex deputato regionale Roberto Clemente.
Ma in corsa, in queste politiche, sono anche due assessori regionali. Che potrebbero costringere il presidente della Regione Musumeci a mettere mano alla composizione della sua giunta, dove, tra l’altro, manca ancora il “tassello” dell’assessore ai Rifiuti. Quello ai Beni culturali, cioè Vittorio Sgarbi, non ha mai nascosto le proprie ambizioni romane. Ed è candidato col suo “Rinascimento”. Insomma, il suo addio il 5 marzo è stato da tempo messo in conto. E insieme a questa previsione, da settimane circola anche il nome del possibile successore: è quello del capogruppo all’Ars di Diventerà Bellissima, Alessandro Aricò. Ma ovviamente, non si escludono sorprese
Insieme a Sgarbi, però, potrebbe lasciare il governo regionale per raggiungere Roma, l’assessore alla Famiglia e alle politiche sociali Mariella Ippolito. La volontà dei centristi di spingere la farmacista verso gli scranni di Montecitorio è dimostrata dal posizionamento della candidata nei vari collegi: capolista in quello di Messina-Enna, e in seconda posizione sia nel collegio Agrigento-Gela-Mazara, sia in quello di Ragusa-Siracusa. Anche per lei, come per la La Rocca Ruvolo, tutto passerà da quel tre per cento, obiettivo dei centristi. In quel caso, ecco il trasloco e la sostituzione. Chi arriverebbe al suo posto? L’assessora è stata indicata in giunta da Raffaele Lombardo, che, tra Regionali, giunta e nazionali, aveva più volte avanzato anche la candidatura di Antonio Scavone. Che possa essere proprio lui, in caso di elezione della Ippolito, il nuovo assessore di Musumeci?
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03 Febbraio 2018, 19:21