Sicilia, il voto sul deputato supplente: centrodestra, scatta la conta

Il voto sul deputato supplente, nel centrodestra scatta la ‘conta’

Vertice di maggioranza a Palazzo d'Orleans

PALERMO – Massima vigilanza sui numeri del centrodestra per il voto che l’Assemblea regionale siciliana sarà chiamata ad esprimere rispetto alla proposta di modifica dello Statuto, che fa nascere la figura del ‘deputato supplente‘ per i parlamentari regionali chiamati a ricoprire il ruolo di assessori.

La riforma del deputato supplente

Si tratta di una proposta di riforma che arriva da Roma e che deve essere approvata dalle due Camere con la procedura ‘aggravata’ della doppia lettura prevista per le modifiche costituzionali. Prima, però, serve il parere obbligatorio del Parlamento regionale. In caso di maggioranza assoluta, con 36 voti favorevoli da parte di Sala d’Ercole, la riforma viaggerebbe più spedita a Roma.

Schifani serra le file della maggioranza

Da qui la necessità sentita dal presidente della Regione, Renato Schifani, di verificare i numeri del centrodestra in vista del voto previsto per domani, martedì 30 settembre. per questo il governatore ha riunito la sua maggioranza in un vertice veloce a Palazzo d’Orleans. Poco più di mezz’ora per ricordare a tutti la necessità di non mancare all’appuntamento dell’Aula. Sulla carta la maggioranza può contare su quaranta voti ma sono in corso le verifiche su eventuali missioni o indisponibilità per la giornata di domani.

Ars
Sala d’Ercole

Manovra quater in commissione Bilancio

“C’è stato un clima di grande serenità, i partiti sono concordi e unanimi sul parere”, dice il coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso. L’obiettivo è evitare scivoloni a Sala d’Ercole, vista anche la contrarietà annunciata dall’opposizione che potrebbe approfittare delle assenze della maggioranza per portare a termine un blitz. Sala d’Ercole, intanto, è ancora in attesa dell’arrivo dalla manovra quater. Il ddl Variazioni di Bilancio resta all’esame della seconda commissione, che riprenderà i lavori sempre domani. Nel corso del faccia a faccia tra i partiti e Schifani solo un breve cenno da parte del governatore, che ha esortato a proseguire con l’analisi degli emendamenti aggiuntivi.

Schifani: “Manovra? Non temo l’impantanamento”

In una intervista a LiveSicilia Schifani ha affermato di non temere per il ddl: “Rischio impantanamento? Assolutamento no. Confido nel senso di responsabilità, non sto registrando alcun ostruzionismo nell’opposizione che svolge il suo ruolo, nel confronto dialettico”.


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