21 Febbraio 2020, 01:48
2 min di lettura
PALERMO – I fondi del Patto per il Sud finanzieranno interventi in 134 enti teatrali. Questa è la decisione del governo sottoposta nei giorni scorsi alla commissione Bilancio di Palazzo dei Normanni. Si tratta di 27 milioni di euro, risorse che erano state impegnate per progetti rimasti senza progettazione definitiva, o che erano stati finanziati con altre risorse, europee o regionali. Con la cifra saranno così finanziati i teatri che sono stati selezionati dalla Regione dopo un avviso previsto da una delibera del 2018.
L’iniziativa non è stata però gradita dalla parlamentare regionale della Lega Marianna Caronia che sull’operazione rileva forti dubbi. “Siamo tornati – afferma la deputata leghista – ai tempi in cui la Regione utilizzava fondi destinati allo sviluppo infrastrutturale per finanziare a pioggia decine di enti e attività senza alcun controllo di qualità. E mi permetto di aggiungere che in questo caso ci sono alcuni evidenti e gravi svarioni che non possono non far saltare sulla sedia e chiedere un urgente approfondimento da parte degli uffici competenti.”
Dagli atti non emerge se gli interventi finanziati sono spese per il recupero degli immobili o se vi rientrano anche altre attività. Ciò che emerge dall’atto di riprogrammazione è soltanto il finanziamento con atti che raramente vanno sotto la soglia dei 200mila euro di numerose strutture presenti nell’Isola siano queste appartenenti ad enti regionali, ai Comuni ed anche a istituti privati.
Ma per Marianna Caronia anche il fatto che circa 12 milioni siano rimasti non spesi per mancanza di progettazione è grave. “Dopo anni dalla sottoscrizione del Patto fra Governo regionale e governo nazionale – dichiara la deputata – leggiamo ancora che ci sono decine di progetti privi di progettazione. Dove è quel cambiamento più volte promesso e sbandierato dal Presidente Musumeci? Come nel passato, siamo tornati a riempire i capitoli di spesa dei fondi extraregionali con provvedimenti last-minute, molti dei quali di dubbia utilità e persino di dubbia legittimità.”
Anche per questo Caronia annuncia che presenterà una interpellanza urgente proprio al Governo, perché chiarisca se gli uffici hanno inserito i progetti nel provvedimento di finanziamento “a scatola chiusa” senza valutazione alcuna sul loro contenuto e sulla loro qualità o se, piuttosto vi sia stata tale valutazione “e come si spieghi quindi l’inserimento di iniziative che sembrano essere prive dei requisiti richiesti dal bando per attività culturali e spettacoli.”
Pubblicato il
21 Febbraio 2020, 01:48