08 Febbraio 2016, 12:03
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REGGIO EMILIA – Rammarico, sì, ma con orgoglio. Perché l’Orlandina ha dimostrato non solo di essere ancora viva, come già visto nelle ultime due partite casalinghe, ma anche di potersela giocare faccia a faccia con la capolista. Eppure, nonostante ciò, coach Di Carlo non si tira indietro dal complimentarsi con gli avversari, consapevole delle difficoltà dovute alle numerose assenze: “Complimenti a Reggio Emilia, ha meritato questa vittoria. Sono stati bravi a resistere soprattutto nella prima parte della gara dove tutto sembrava più facile per noi. Ha vinto con la difesa, così come avremmo dovuto vincerla noi. Intensità e pressione in difesa, usando la stazza dei suoi atleti, ci ha messo in difficoltà”.
Gli ultimi minuti non possono però non lasciare l’amaro in bocca. Capo d’Orlando è stata attaccata fino alla fine, almeno fino a quando Bowers non è andato k.o. in una lotta a rimbalzo con Polonara. Da lì la partita è svoltata e Reggio Emilia ha preso il largo: “Per quel che ci riguarda, la gara si è decisa nel finale – ammette Di Carlo -. Fino a quel momento, infatti, secondo me abbiamo fatto quello che dovevamo. Dobbiamo lavorare sulla gestione dei momenti chiave della partita, non possiamo sprecare dei possessi quando conta. Dobbiamo avere chiaro quali sono i nostri punti di forza e provare a perseguirli quando serve per portare a casa la vittoria. Non siamo stati umili e dobbiamo imparare in fretta da questa lezione, perché se ci ricapiterà un’occasione simile non potremo più permetterci di sprecarla”. Un monito, dunque, per le prossime partite: “Torniamo in Sicilia con l’amaro in bocca per tre quarti di gara abbiamo pensato di arrivare a Capo d’Orlando con due punti che sarebbero stati storici oltre che molto importanti per noi”.
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08 Febbraio 2016, 12:03