05 Maggio 2016, 11:25
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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Nessuno parli di festa a metà. Il popolo del PalaFantozzi, come dimostrato dalla pacifica invasione di campo al termine del match contro Pistoia, ha tributato il giusto omaggio all’Orlandina, capace di chiudere con due giornate d’anticipo il discorso salvezza e di lottare fino alla fine contro una squadra decisamente superiore come Pistoia. Hanno cercato la vittoria i ragazzi di coach Di Carlo e solo nel finale non sono riusciti a regalare un successo ai propri tifosi nell’ultimo appuntamento stagionale, questo è l’unico rammarico per l’allenatore casertano: “Mi dispiace non aver potuto salutare il pubblico con una vittoria. Devo ringraziare il mio staff, sia tecnico che medico, perché mi ha sostenuto sin dal primo giorno. Abbiamo lavorato tanto ed è anche merito loro, sono stati i miei aiutanti più fedeli”.
Di Carlo non dimentica le difficoltà attraversate a metà stagione, quando è subentrato a Griccioli nel ruolo di capo allenatore, venendo promosso da vice: “Abbiamo pagato a caro prezzo alcuni periodi in cui siamo stati martoriati dagli infortuni”, ammette il coach, che anche nell’ultima sfida di campionato ha dovuto rinunciare a tre elementi fondamentali quali Jasaitis, Bowers e Stojanovic. Nonostante ciò, e nonostante una differenza di motivazioni, l’Orlandina se l’è giocata alla pari con una squadra che disputerà i playoff: “Non sono valse le motivazioni, ma i troppi infortunati a roster”. Un ultimo pensiero, infine, alla gente di Capo d’Orlando, che ha sostenuto la squadra anche nel momento di crisi: “Questo è un pubblico sano, facciamo fatica a non poter ricambiare sempre il loro affetto. Abbiamo davvero un pubblico speciale”.
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05 Maggio 2016, 11:25