30 Maggio 2015, 19:52
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MESSINA – Il Messina sprofonda nell’inferno della Serie D e lo fa nel modo più atroce, perdendo anche il il secondo derby salvezza contro la Reggina. La gara di oggi è stata lo specchio di tutta la stagione, con i giallorossi che hanno mostrato tutti i limiti tecnici e caratteriali che li hanno accompagnati durante questa infausta stagione. Nel dopo gara l’amarezza è tanta, con la proprietà grande assente ingiustificata. Ci mette la faccia come sempre invece il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, mostrando una calma encomiabile che cela la rabbia per una stagione davvero disgraziata: “Abbiamo buttato via tre anni – commenta amaramente- questo è il giorno più triste da quando sono qui, purtroppo oggi abbiamo commesso degli errori che ci portiamo dietro da tutta la stagione, basta vedere la fatica con cui abbiamo attaccato per fare gol. Abbiamo sbagliato tutti”.
Una retrocessione che parte da lontano, figlia dell’approssimazione e della presunzione con cui è stata fatta la squadra nel mercato estivo, fino alle scelte scellerate del mercato di riparazione: “Sicuramente tutti potevamo fare di più, però non sono stato io a fare il mercato invernale – ha commentato – non mi sto difendendo o giustificando, ma io ribadisco che avrei fatto scelte diverse. Chiedo scusa a tutti compresi i tifosi”. Chi invece trattiene a stento la delusione fino alle lacrime e il tecnico Nello Di Costanzo, tornato a Messina con grande entusiamo ma che adesso deve fare i conti con una retrocessione amara e dolorosa: “Credo che oggi hanno fatto la differenza gli episodi, l’approccio è stato anche buono poi la Reggina ha creato situazioni pericolose ma non ci ha mai veramente impensierito. E’ la mia prima retrocessione in carriera – continua – ora mi devo leccare le ferite e meditare sul mio futuro perchè la botta è stata pesante”.
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30 Maggio 2015, 19:52