22 Marzo 2019, 18:49
1 min di lettura
Di Maio chiude allo Ius soli. Con una dichiarazione lapidaria, il vice premier grillino si dice contrario a un’eventuale nuova legge che regoli la cittadinanza per nascita.
Il numero uno del Movimento 5 stelle è tornato a parlare dell’argomento durante un’intervista nella trasmissione tv “Agorà”. Al centro del dibattito, l’attentato realizzato alle porte di Milano due giorni fa e la possibilità di premiare il baby eroe Ramy, permettendogli di diventare cittadino italiano. Di fatti, dopo quanto affermato ieri da diversi esponenti del governo, è partita oggi la procedura per riconoscere la cittadinanza al ragazzino che è riuscito a far saltare il piano dell’attentatore, chiamando i soccorsi.
Ma tra il premio al tredicenne e una riforma radicale del sistema sembra esserci un mondo. Per il Movimento 5 stelle, rendere cittadini i figli dei migranti nati in Italia resta quindi ancora un tabù. “Non è né nell’agenda, né nel contratto di questo governo. E’ un argomento da discutere in sede europea” ha chiosato il leader grillino, a cui ha fatto eco il collega vice premier Matteo Salvini. Per il leghista infatti quello dello Ius soli è un “argomento della sinistra che alla sinistra va lasciato”.
Pubblicato il
22 Marzo 2019, 18:49