Di Maio e Pogliese, Lega ed Europee | Micciché: “Non lascio la guida di Fi”

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27 Aprile 2019, 12:19

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PALERMO – “Il reddito di cittadinanza è un presa per i fondelli”. Gianfranco Micciché usa parole anche più colorite per parlare della misura bandiere del Movimento Cinque stelle. Il commissario di Forza Italia commenta le dichiarazioni di Luigi Di Maio entrando alla presentazione della candidatura alle elezioni europee di Giuseppe Milazzo. “La vera natura del reddito sta vendendo fuori e mi dispiace che la gente ci abbia creduto. Ammesso che ci fosse, sarebbe negativo perché lascia la gente a casa senza lavoro. La cosa assurda è che però non c’è nessun reddito”.

Poi durante le presentazione il commissario di Forza Italia, incoraggiato da Giuseppe Milazzo, è sibillino sul suo prossimo abbandono della guida del partito siciliano. “Ho dichiarato che mi sarei dimesso per stanchezza e non per incompatibilità. A causa della stanchezza mi è venuto in mente di lasciare ma lo smentisco. Non mi dimetto. Sarete voi a decidere quando sarà il momento”.

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Micciché commenta le parole Di Maio sull’esperienza di governo della Sicilia degli ultimi vent’anni. “Fino a prova contraria da quando non c’è più il centro destra in Sicilia non si spendono più i fondi strutturali e non si fa più niente. Magari tornassero i governi di una volta. Il passato governo si è mangiato la Sicilia. L’attuale governo invece sta provando a rimettere in piedi le cose”.

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Ma il commissario di Forza Italia fa anche qualche pronostico su come andranno le europee in Sicilia. “Qui accadrà quello che succederà in tutta Italia. L’onda populista avrà il suo successo ma durerà poco. Poi la gente capirà. Purtroppo quando viene presa la pancia delle persone purtroppo è difficile spiegare come stanno le cose.”

E poi si parla della Lega. “Avrà certamente successo come in tutta Italia. Dicono che avrà il 30 percento. Facciamo una scommessa: Forza Italia arriverà al 20 per cento, vediamo chi si avvicina di più al risultato”.

Un riferimento anche a quanto accaduto prima della scrittura delle liste. “Il fatto che Pogliese sia andato via mi dispiace perché è il sindaco di Catania ma non sono sicuro che non voterà Forza Italia”. La questione dell’abbandono di Pogliese viene toccata anche sul palco del Teatro Savio di Palermo. Micciché ha con sé i i maggiori esponenti forzisti in Sicilia. Ci sono esponenti del governo regionale come l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera e l’assessore agli Enti locali Bernadette Grasso. Ci sono le altre due candidate in quota Fi Gabriella Giammanco e Giorgia Iacolino. E poi ci sono Renato Schifani, Riccardo Savona, Michele Mancuso, Tommaso Calderone e ancora Giulio Tantillo, Andrea Mineo e Fabrizio Ferrara. “C’è tutto il partito” è il commento di Micciché che si dice commosso di fronte al teatro pieno.

Poi Giuseppe Milazzo sottolinea quanto sia importate fare squadra: “Mi duole quando qualcuno lascia il partito ma qui stanno arrivando tante forze moderate. La mia candidatura, quella di Gabriella Giammanco e quella di Giorgia Iacolino sono candidature a servizio della lista. Questo momento ci serve per unirci e per combattere la campagna elettorale coscienti che sarà dura”.

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27 Aprile 2019, 12:19

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