Di Maio visita un'azienda agricola | "Tuteliamo i prodotti italiani" - Live Sicilia

Di Maio visita un’azienda agricola | “Tuteliamo i prodotti italiani”

Il vicepremier ha trascorso il week end in Sicilia: ieri è andato a Catania e a Pozzallo.

CALTANISSETTA – Il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, col leader siciliano del M5s Giancarlo Cancelleri, è stato questa mattina nel baglio dell’azienda agricola biologica Cammarata, in contrada Mimiani (CL), bene confiscato alla mafia. “Noi dobbiamo riavvicinare sempre più i giovani all’agricoltura per farlo dobbiamo proteggere nostro agricoltura e i nostri prodotti. Non ci sarà nessuna tolleranza verso quei trattati che stanno distruggendo il nostro comparto agricolo e soprattutto la fascia più debole, cioè quegli agricoltori che cercano di portare avanti da soli le proprie imprese. Ed è proprio in una regione come la Sicilia che l’agricoltura deve ripartire”, ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro per lo Sviluppo economico incontrando gli imprenditori agricoli del territorio.

“Molti giovani – ha aggiunto – si avvicinano a questo settore e devono sapere che lo Stato non avallerà nessun trattato con Marrocco, Tunisia, Canada che voglia danneggiare il comparto del grano o l’allevamento. Noi siamo disponibili a dialogare con tutti gli Stati, ma non per danneggiare il nostro comparto agricolo. Pensiamo ad esempio al Ceta: se arriva così com’è all’esame del Parlamento, la maggioranza lo boccia e lo stesso vale per i trattati che abbiamo fatto con paesi del Nordafrica, grazie ai quali sono entrati nel nostro territorio prodotti uguali a quelli italiani ma con costi del lavoro e livelli di sicurezza bassissimi”.

Il vicepremier ha trascorso il week end in Sicilia: ieri è andato a Catania e a Pozzallo (Rg). Non sono mancati i temi più strettamente politici: “Sono veramente esterrefatto dell’atteggiamento del Pd nei confronti del decreto dignità. Il partito di sinistra, che doveva difendere i lavoratori, sta combattendo la norma che io ho introdotto nel decreto e che dice che se sei licenziato ingiustamente hai diritto a un risarcimento e che prevede il versamento di 36 mensilità”, ha detto Luigi Di Maio. “È veramente allucinante – ha aggiunto – che quel partito, che doveva difendere le fasce più deboli, le combatta; ecco perché c’è il declino delle sinistre in Europa. Non è Confindustria a combattere questa legge, ma un partito che evidentemente ha imparato ad ascoltare solo Confindustria e non gli imprenditori e i lavoratori onesti di questo paese”.

Poi la difesa dall’accusa di populismo: “Andare nelle piazze serve per incontrare la gente, per parlare con le persone e capire i loro bisogni. A chi ci accusa di essere populisti rispondo che se esserlo vuol dire andare in piazza dopo le elezioni per incontrare la gente e informarla su quello che vogliamo fare e che abbiamo detto in campagna elettorale, allora io sono populista”.


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