24 Maggio 2016, 10:12
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PALERMO – Tutto come prima, o almeno, così Maurizio Zamparini spera che resti l’organigramma tecnico e dirigenziale del suo Palermo. Gianni Di Marzio non farà il direttore sportivo, ma resterà a Palermo come consigliere del patron, mentre Davide Ballardini dovrebbe restare in panchina. Condizionale d’obbligo, con un incontro in programma tra il tecnico e il presidente, ma intanto si inizia con la conferma di Di Marzio nel ruolo che lo ha visto protagonista nella salvezza dei rosa: “Mi ha detto che non può ricoprire una posizione stabile – ha ammesso Zamparini alla Gazzetta dello Sport. Resta, comunque, il mio consulente di riferimento. Arriverà un direttore sportivo che dovrà stare al fianco dell’allenatore è del suo staff”.
Scatta dunque il toto-diesse. Il nome in pole position resta quello di Rino Foschi, anche se al momento il dirigente cesenate ha ben altro a cui pensare. Il suo Cesena si gioca il ritorno in Serie A alla lotteria dei playoff e non può perdere di vista l’obiettivo per un possibile ritorno in Sicilia, dove ha fatto la storia del Palermo: “Foschi è sicuramente uno dei nomi – conferma Zamparini – ma in questo momento è impegnato col Cesena. Non è l’unico, però. Ci sono due o tre nomi che comprendono sia esperti che giovani”. La rosa è quella già nota: Foschi e Salerno, con Corvino largamente defilato (sempre più probabile un ritorno alla Fiorentina dopo aver rescisso col Bologna, ndr) tra i profili più esperti, Giaretta e Faggiano tra i giovani in rampa di lancio, anche se per il secondo sussiste lo stesso problema già riscontrato con Foschi. La differenza principale sta nel contratto: a playoff conclusi, Faggiano sarà libero di firmare un nuovo contratto, anche se la precedenza andrà sempre al Trapani.
Con il nodo Di Marzio già sciolto e con quello del direttore sportivo ancora da risolvere, Zamparini rischia di dover fronteggiare un terzo problema. Ballardini vuole un incontro per mettere in chiaro la programmazione in vista della prossima stagione, il patron intanto nega divergenze e rilancia: “Ballardini è il nostro allenatore, non vedo perché non debba esserlo. Nei prossimi giorni ci vedremo per parlare, ma il mercato lo faremo io e Di Marzio con il direttore sportivo. È chiaro che terremo conto del modo di giocare dell’allenatore. Ma lo conosciamo già e sappiamo che cosa serve”. Un mercato tutto da definire in entrata (“faremo gli interventi che servono”, prosegue il presidente) ma che ha già visto i rosa attivi sul fronte uscite: “È andato via Sorrentino, Maresca non rinnoverà, quanto a Vazquez, sappiamo che dobbiamo venderlo”.
Chi non andrà venduto, o meglio, chi non dovrà essere venduto, è Alberto Gilardino. L’attaccante biellese ha trascinato il Palermo alla salvezza con i suoi dieci gol ed è da lui che i rosa ripartiranno in vista della prossima stagione. Parola di Zamparini, che però ha in programma un colloquio anche col bomber: “È il nostro centravanti. Non abbiamo registrato interessi per lui da altri. Per quanto ci riguarda, è il nostro attaccante. Comunque parlerò anche con lui e vedremo”. Le voci che circolano su un accordo per un triennale col Parma neopromosso in Lega Pro non trovano riscontri. Il mercato, però, è appena iniziato.
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24 Maggio 2016, 10:12