Di Matteo: “Non ci sono motivi | per essere soddisfatti”

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02 Aprile 2014, 17:35

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PALERMO- “Non ci sono motivi per essere soddisfatti. Già la lettura della richiesta di proscioglimento del pg costituisce la dimostrazione più evidente che questo procedimento disciplinare nei miei confronti, oggi finalmente conclusosi dopo oltre un anno dalla procedura di incolpazione, non doveva neppure essere iniziato”.Lo ha detto il pm di Palermo Nino Di Matteo commentando la decisione del Csm di chiudere con un proscioglimento il procedimento disciplinare aperto a suo carico.

I primi accertamenti disposti sulla vicenda risalgono a luglio del 2012, quando la Procura Generale ricevette la nota del segretario generale del Quirinale sul carteggio tra la Procura di Palermo e l’Avvocatura generale dello Stato incaricata dal Colle di acquisire notizie dopo l’intervista. Tra la formulazione del capo di incolpazione, che risale al 21 marzo del 2013, e la chiusura del fascicolo è trascorso un anno.

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(Fonte ANSA)

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02 Aprile 2014, 17:35

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