19 Febbraio 2013, 13:11
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CATANIA – “Dopo vent’anni siamo tornati al punto di partenza. Anzi, siamo messi peggio”. Antonio Di Pietro, non risparmia accuse a chi ha governato l’Italia in questo ultimo ventennio e, da Palazzo Minoriti, sede della Provincia di Catania, accompagnato dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e dal candidato alla Camera, Orazio Licandro, lancia l’ultimo appello agli elettori affinché siano partecipi della “Rivoluzione Civile” da cui ripartire per salvare le sorti del Paese. Lo evidenzia immediatamente il sindaco di Palermo, nel presentare l’incontro: “Questo movimento mette insieme tutti quelli che sono contro Monti, Lombardo, Berlusconi e, a livello locale, vogliono lasciarsi alle spalle l’inciucio Pd-Mpa”.
Una formazione che non vuole essere solo elettorale, ma avviare una profonda revisione delle “storture” prodotte negli ultimi anni. “Mi appello ai cittadini affinché in questo momento esercitino il loro diritto-dovere di andare a votare perché c’è bisogno di un ricambio generazionale della classe dirigente e affinché non si abbandonino al voto di protesta – ha affermato il leader dell’Italia dei Valori che, in una sorta di Amarcord, si è lanciato nel paragone della situazione attuale con quella di Tangentopoli.
“Ci sono molte similitudini con quel periodo – ha proseguito – quando, a seguito delle inchieste della Magistratura i cittadini si ribellarono, ma poi finirono per dare il voto incondizionato a Berlusconi. Oggi, succede la stessa cosa ma quello che preoccupa seriamente è che la gente venga spinta nuovamente a votare contro lo Stato e contro chi, questo Stato invece lo difende”.
Di Pietro ce l’ha, ovviamente, con quelle che definisce le “porcherie” di Berlusconi, ma anche con Monti, ”Moderno Ponzio Pilato”, colpevole di avere rappresentato lobby finanziarie e poteri forti “che si occupano soltanto di far quadrare i conti facendo pagare i conti ai più deboli e ai più onesti”. Non mancano poi i riferimenti a Beppe Grillo e al suo Movimento, vero competitor di Rivoluzione Civile. “Ho grande rispetto per il M5S– ha affermato Di Pietro – così come ne ho per coloro che protestano, ma a loro mi appello per un voto utile, non di mera protesta, soprattutto da parte di chi non ha il coraggio e l’umiltà di confrontarsi con gli altri e di proporre una alternativa di governo. Noi, le battaglie dei grillini le abbiamo avviate da anni” – ha continuato.
Il rischio per Di Pietro è la “deriva anarchica”: “Affidatevi a chi ha la testa sulle spalle – ha incalzato – il voto utile deve costruire e non distruggere. Bisogna evitare – ha infine concluso – che Sel sia l’unica alternativa a Monti e alle banche”. Al termine dell’incontro, dopo essersi intrattenuto con alcuni giornalisti, Di Pietro è sceso in strada per incontrare la gente al mercato di piazza Carlo Alberto.
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19 Febbraio 2013, 13:11