06 Agosto 2011, 20:11
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Marianna Caronia ha appreso del suo siluramento solo dalle agenzie di stampa. Diego Cammarata, con una decisione a sorpresa, le ha tolto la delega all’Ambiente scatenando la dura ma composta reazione della sua vice che affiderà al suo partito, il Pid, le eventuali reazioni politiche.
Onorevole Caronia, quando ha appreso della decisione del sindaco?
“L’ho saputo nel pomeriggio dalle agenzie di stampa”.
Il sindaco non le aveva accennato qualcosa?
“Assolutamente no, è stato un fulmine a ciel sereno. Soprattutto le forme mi lasciano perplessa, dal momento che non mi è stato anticipato nulla, nemmeno per telefono, e che tutto è accaduto di sabato pomeriggio. Mi sarei aspettata altro”.
Il tutto nasce dalla sua decisione di revocare il bando per la videosorveglianza…
“Io ho preso una posizione politica, poi però ho lasciato al dirigente il compito di verificare se era possibile bloccare il bando o meno. Non so quale sia stato l’esito della commissione riunitasi ieri. Ho presa questa decisione perché non c’era una delibera, di giunta o di Consiglio, che approntasse le somme necessarie per la fase successiva alla sperimentazione. L’impegno verbale del sindaco doveva tradursi in qualcosa di concreto, ma non è avvenuto”.
Come giudica la decisione del sindaco?
“Se avesse avuto la stessa solerzia nell’affrontare i problemi della città, Palermo non sarebbe nella situazione di degrado e abbandono in cui è. E’ stata una reazione nervosa e scomposta”.
Si dimetterà?
“Io ho informato il ministro Saverio Romano di quanto accaduto e affido a lui e al Pid le valutazioni politiche conseguenti. Mi preme sottolineare, però, che il mio partito ha sempre sostenuto in modo forte e convinto questa giunta e che vanta un forte credito nei confronti di questa amministrazione”.
La delega è stata affidata a un esponente di Forza del Sud. Ci sono dei problemi fra voi e il Pdl?
“Se ce ne sono, non li conosco ma ad oggi non si sono mai manifestati. Non vedo fratture. Nei mesi scorsi ho incalzato gli uffici, l’apparato burocratico e la stessa amministrazione per evidenziare l’incapacità di produrre atti in tempi rapidi, ho stigmatizzato dei comportamenti. Bollare le mie come inutili polemiche significa intendere l’amministrazione di una città in modo diverso da come la intendo io, un modo che non posso condividere”.
Oltre alla videosorveglianza, anche la questione delle cave aveva suscitato qualche polemica. Il capogruppo di Un’Altra Storia, Nadia Spallitta, ha anche scritto al sindaco e per conoscenza alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per chiedere chiarimenti…
“Ho già chiesto al dirigente di fornirmi tutti gli elementi utili per una relazione approfondita sul tema. Vorrei però precisare che molti degli atti contestati dalla Spallitta non sono stati fatti da me, ma prodotti prima ancora che io entrassi in giunta. Non ho responsabilità su questo, semmai i chiarimenti andrebbero chiesti a Lavoro Sicilia. Comunque, mantenendo la delega a Parchi e Riserve, continuerò io a occuparmi della questione”.
La replica di Cammarata
”La mia decisione non è frutto di alcun nervosismo, ma è stata presa in piena serenità e con convinzione. Se nervosismo traspare, non è a me che bisogna attribuirlo: piuttosto credo che se fossi al posto della Caronia e pensassi quello che lei dichiara, riterrei la mia posizione incompatibile con il ruolo ricoperto, fermo restando il mio rispetto per il Pid che, in questi anni di collaborazione, non ho mai mancato di dimostrare”. Cosi’ il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, replica al suo ‘vice’, Marianna Caronia, sulla vicenda della riassegnazione della delega all’Ambiente.
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06 Agosto 2011, 20:11