22 Marzo 2012, 07:45
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Cosa possiamo fare noi cittadini, mentre i potenti si beccano con ripicche assurde al cospetto di una città moribonda? Come possiamo contrastare l’agonia della bellezza che si trascina appresso il resto. Palermo è disonesta e incivile, perché è soprattutto brutta. Il guasto che cola dagli occhi finisce per ingombrare corpo e anima. C’è un antidoto all’annegamento tra retorica e squallore? Sì, c’è. A taluni parrà la ricetta della nonna proposta per curare il cancro. Oppure, chissà. Al punto in cui siamo…
Le abbiamo già notate le legioni di facce di carta in prospettiva elettorale. Ammiccano dagli angoli in penombra. Sorridono sulle spoglie della comunità. Ridono e non c’è niente da ridere. Strizzano l’occhio a una felicità di contrabbando che in tanti sanno di non poter mantenere. E’ cominciata l’orda dei manifesti. C’è chi almeno li piazza negli spazi pubblici prescritti. C’è chi li incolla ovunque. E’ un’invasione nota di Unni che si ripeterà tale e quale quest’anno, secondo il rito votante panormitano. Cartelli, visi, adesivi, lembi di labbra, orecchie, sguardi: tutto sarà appoggiato ovunque per raggiungere più facilmente il cliente, in spregio alle regole del buongusto e della corretta fruizione dei luoghi comunitari.
Il sillogismo è facile. Se un politico, in erba o scafato, viola le regole, tradisce due volte. Come cittadino incapace di rispetto, come collettore di quelle aspirazioni generali che ha promesso di tutelare. Il combattente per un posto in Consiglio che si lamenta per la strada sporca e poi contribuisce a insozzarla va semplicemente lasciato a casa, per principio morale e valutazione pragmatica. Non merita né il voto, né la considerazione popolare.
E’ ancora troppo poco? Certo, ma il nostro bisogno di educazione civica va coltivato e soddisfatto a piccoli sorsi. Ai palermitani non occorrono palingenesi impossibili. Servono gocce di giusto e di bello, in dosi crescenti fino a completa e sperabile guarigione. Livesicilia da oggi comincia la sua guerra santa contro i politici due volte abusivi, in effigie e sostanza. I lettori sono chiamati a contribuire con segnalazioni alla mail redazione@livesicilia.it. E ci auguriamo che siano numerose. A che vale la luce promessa di un sindaco, ammesso che esista davvero, se non c’è un lumino di città?
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22 Marzo 2012, 07:45