Nessuna diffamazione a Cassina |Cade l’accusa per lo storico Marino

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12 Aprile 2013, 21:38

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PALERMO – Lo storico Giuseppe Carlo Marino non ha diffamato nel suo libro “I padrini” Arturo Cassina che per molti anni ha gestito uno dei grandi appalti del Comune di Palermo. La prima sezione civile della corte d’appello di Roma ha respinto il ricorso di uno dei figli dell’imprenditore, Duilio Cassina, che chiedeva un risarcimento danni di oltre 500 mila euro. Identica richiesta era stata fatta nei confronti della Newton & Compton, editrice del libro pubblicato nel 2001.

Ricostruendo le vicende politiche collegate al “sacco” di Palermo, Marino aveva citato Cassina come un “imprenditore d’assalto” le cui fortune sarebbero state legate all’appalto per la manutenzione stradale. Marino, difeso dall’avvocato Luigi Papi dello studio Traisci, ha sostenuto di avere utilizzato fonti giudiziari e atti della commissione antimafia per una lettura storica delle vicende politiche di Palermo.

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Il tribunale prima e ora la corte d’appello hanno riconosciuto la corretta utilizzazione del materiale e condannato Cassina a risarcire lo storico per avere promosso una “lite temeraria”. “E’ importante – ha commentato Marino – questo riconoscimento: il lavoro dello storico non può essere sottoposto al vaglio dei giudici. Altrimenti non si potrebbe parlare né di Napoleone né di Giolitti”.

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12 Aprile 2013, 21:38

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