17 Aprile 2018, 17:00
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CATANIA – Se non ci fosse Catania città, la media dell’ex provincia sarebbe tra le più alte del sud Italia. Senza i cattivi risultati del capoluogo, infatti, gli altri 27 Comuni che, insieme alla città etnea, compongono la società d’ambito Srr, arrivano infatti a una media del 44%, assolutamente in linea con le aree che, in ritardo rispetto ad altre, hanno avviato la differenziazione dei rifiuti. Con la città di Catania, invece, ferma al 9,4%, la media precipita e non arriva nemmeno al 24%. I dati sono quelli registrati nel marzo 2018 e non lasciano dubbi ad alcuna interpretazione: ci sono enti che, con le cattive performance, fanno crollare i risultati. Raggiunti, in alcuni casi, con notevoli sacrifici.
Non solo: dei tre Comuni sotto osservazione da parte della Srr perché in difficoltà rispetto ai numeri imposti dalla legge, solo Catania e Pedara (ferma al 10,09% di differenziata) restano fermi al palo. Anche Paternò, che fino a gennaio registrava appena il 13% di raccolta differenziata, a marzo è riuscita a migliorare le prestazioni, arrivando al 25,76%.
Insomma, Catania abbassa la media di quei Comuni che, come Aci Bonaccorsi, Belpasso, Acicastello, Misterbianco, Zafferana o San Pietro Clarenza, superano di gran lunga il 60% di rifiuti differenziati e i sacrifici di intere comunità che, in pochi mesi – come nel caso proprio del Comune ionico – sono rapidamente passati da basse percentuali a numeri interessanti. Anche in altre realtà si è registrata in base una crescita notevole, come ad esempio nel caso di Gravina che, a gennaio, aveva il 19 53% di differenziata mentre a marzo riuscite ad arrivare al 31,91% o San Giovanni La Punta a gennaio al 15:39 % a marzo 28 56%. E ancora Tremestieri Etneo dal 13,27% di gennaio è arrivato al 26 53% a marzo. Tutt’altra storia rispetto alla città etnea dove si è registrato un timidissimo miglioramento da gennaio 2018 a marzo con 0.1 di raccolta differenziata in più ma la situazione resta drammatica. Con il segno negativo, e non di pochi punti, invece il Comune di Biancavilla che nel mese di gennaio raccoglieva il 37,89% dei rifiuti differenziati mentre a marzo ne ha raccolti solo il 21,77%.
Per ovviare alle difficoltà dei comuni, la Srr ha proposto alle direzioni ecologia degli enti locali la possibilità di affiancare alle amministrazioni una task force in modo da intervenire sulle criticità dei vari sistemi. Oggi si riunirà quella che dovrà intervenire sulla città di Catania il cui servizio “ponte” è affidato alla SenEco in proroga, in attesa dell’aggiudicazione dell’appalto settennale.
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17 Aprile 2018, 17:00