CATANIA – L’intenzione era quella di partecipare al bando selfiemployment promosso con fondi dell’Unione Europea e fondi regionali per incentivare l’autoimprenditorialità, ma a quanto pare, nonostante l’avvio ufficiale del progetto con la relativa pubblicazione del termine iniziale decorrente dall’1 marzo scorso, qualcosa non è andato per il verso giusto. “Si sono accorti che mancava un pezzo importante” commenta un aspirante partecipante che ci ha denunciato l’imbarazzante intoppo.
Cosa è successo?
“Ho contattato oggi il dirigente del centro per l’impiego del mio Comune ed ho saputo che il famigerato bando per l’autoimprenditorialità è stato sospeso”.
Perché?
“Per partecipare al bando è necessario che i ragazzi richiedenti abbiano prima frequentato un corso da loro organizzato della durata di 80 ore. Il problema è che questo corso ad oggi non esiste!” Alla base di tutto ci sarebbe una “dimenticanza”. “Gli organizzatori hanno dimenticato di un tassello importante – prosegue il giovane – direi fondamentale: ovvero l’istituzione di questi corsi la cui frequenza ricordo avrebbe dovuto costituire valido titolo per la presentazione delle domande di finanziamento”.
Sembra un po’ di rivivire dunque l’odissea dei ragazzi classe “Garanzia Giovani”. “Analoga situazione si è verificata poco tempo fa con il “piano giovani” dove però il problema disorganizzativo era dovuto alla insufficiente capacità tecnica delle piattaforme web alle quali i ragazzi dovevano accedere” prosegue il giovane. Poca chiarezza, continui rinvii, nessuno sa nulla e chi può passa la patata bollente. “Il mio contatto al centro per l’impiego mi ha tra l’altro invitato a rivolgermi alla mail info@crescereimprenditori.it un indirizzo non menzionato nel bando né da altre parti per chiedere info” conclude il giovane. Più che autoimpiego e autoimprenditorialità sarebbe il caso di dire autogol: bando dunque sospeso a tempo indeterminato.
