12 Giugno 2018, 12:08
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CATANIA – La famiglia vuole vederci chiaro. Non si dà pace del fatto che il proprio congiunto, dimesso dal pronto soccorso del Vittorio Emanuele nonostante acuti dolori, ricoverato nuovamente qualche ora dopo e poi deceduto al nosocomio. Per questo si è rivolta a un legale, l’avvocato Carmelo Sardella, e ha presentato un esposto alla procura della Repubblica per capire le eventuali responsabilità. “Il decesso è avvenuto qualche settimana fa – conferma l’avvocato a LiveSicilia: il soggetto è stato dimesso nel pomeriggio, nonostante manifestasse dolori, per poi essere nuovamente ricoverato d’urgenza al Pronto soccorso nella notte, dove poi è morto”.
Secondo quanto riportato nell’esposto, l’uomo di circa 78 anni sarebbe arrivato al Pronto Soccorso del nosocomio di via Plebiscito in preda a dolori addominali lancinanti e con una forte emorragia, dove è stato soccorso con codice giallo per una rettorragia. Tuttavia, dopo diverse scariche anche durante la notte ed il giorno seguente, è stato dimesso. Qualche ora dopo, l’uomo, che continuava ad avere forti dolori addominali e problemi respiratori, è stato nuovamente portato, con un’ambulanza del 118, al pronto soccorso del Vittorio Emanuele.
L’uomo sarebbe giunto in arresto respiratorio., con codice rosso, con la seguente anamnesi: “presa in carico tardiva per prestare assistenza al paziente- recente accesso per rettorragia … malessere con dolore addominale, che la figlia riferisce essere presente da giorni- in ambulanza peggioramento delle condizioni generali- entra in ambulatorio in arresto respiratorio”. Dopo alcune ore il settantottenne catanese, dopo disperati tentativi di rianimazione, è deceduto.
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12 Giugno 2018, 12:08