Dimissioni di massa in Consiglio | Ufficiali 4 addii, altri in arrivo

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20 Novembre 2016, 13:30

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SIRACUSA – Verso le dimissioni di massa al consiglio comunale di Siracusa. Quattro si sono già dimessi e altri tre lo faranno nei prossimi giorni. Massimo Milazzo e Fabio Rodante, eletti nella lista di Progetto Siracusa, lo hanno fatto sabato mattina. Salvo Sorbello e Cetty Vinci lunedì depositeranno da un notaio le prime firme delle dimissioni collettive previste dall’art. 141 del testo unico degli enti locali per lo scioglimento del consiglio comunale. Altri consiglieri hanno già annunciato la loro adesione: la consigliera comunale Simona Princiotta ha fatto sapere che lunedì sarà anche lei dal notaio. E i due consiglieri del Nuovo centrodestra con Vincenzo Vinciullo, Salvo Castagnino e Fabio Alota, seguiranno a ruota. “Io credo nelle azioni condivise – afferma Princiotta – per cui ho aderito a questa iniziativa. Credo si possa arrivare al numero necessario, anche perché non voglio credere che se siamo disposti a dimetterci noi e non lo faccia anche chi ha avvisi di conclusione indagine”.

L’obiettivo dichiarato dai consiglieri dimissionari è quello di staccare la spina al consiglio comunale di Siracusa e tornare presto alle urne. La causa: le inchieste giudiziarie, gli scambi di querele, il clima politico avvelenato che ne è derivato e che starebbe determinando un impasse amministrativo. Di “scelta di amore verso la politica e verso Siracusa – parlano Rodante e Milazzo -. Un passo indietro – spiegano – che oggi è l’unica cosa da fare in questo nulla politico e in questa stagnazione di produttività e condotta dell’amministrazione”.

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“Tre commissioni su cinque non hanno un presidente – spiega Sorbello – nell’ultimo consiglio comunale: su cinque provvedimenti, tre sono tornati indietro perché ‘non trattabili’. Non avevano i requisiti per poter essere discussi: o mancava un passaggio in commissione o un parere di dirigente. Insomma, meglio chiuderla qui”. Il portavoce di Progetto Siracusa, l’ex assessore regionale Paolo Ezechia Reale, aggiunge: “Un gesto di trasparenza e verità. L’unica possibilità rimasta a Siracusa è porre termine a un’infelice e improduttiva tornata amministrativa che ha fatto sprofondare la città in fondo a tutte le classifiche e l’ha danneggiata nell’immagine”.

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20 Novembre 2016, 13:30

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