21 Febbraio 2011, 16:06
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“Nei giorni che hanno fatto seguito alle mie dimissioni da direttore generale dell’ospedale Civico di Palermo, ho scelto la linea del silenzio, per rispetto alle Istituzioni ed all’Azienda Ma le dichiarazioni rese e le polemiche che ne sono seguite, mi inducono ad alcune precisazioni a tutela della mia dignità di uomo e di professionista.”. Comincia così la lettera scritta al “Giornale di Sicilia” da Dario Allegra, al centro delle polemiche per il suo avvicendamento a capo del nosocomio palermitano.
“La mia nomina al vertice dell’Ospedale Civico – continua Allegra – come è avvenuto per le altre aziende sanitarie, è stata espressione di un organo politico. Tanto non rappresenta una anomalia del sistema, ma soltanto l’applicazione di una legge . Tuttavia mi piace credere di esser stato scelto, non per la vicinanza ad un partito, ma per lo stato professionale e per i risultati che ho conseguito nella gestione di importanti aziende quali l’Amap e l’Amg energia, solo per citarne alcune”.
Per l’Allegra l’anomalia sta, invece, nel fatto che “cambiati gli assetti politici nel governo regionale, le mie dimissioni siano state chieste attraverso un programma televisivo”, facendo riferimento alla vicenda ampiamente trattata dai media della donna che per tre giorni è stata ricoverata su una sedia. Fatto che “non può in nessun caso essere imputato al direttore generale” e che, seppur coinvolga un capo reparto, non si può pensare “che un responsabile di reparto possa essere rimosso dall’oggi al domani, senza l’avvio della procedura disciplinare e senza che sia pronta una adeguata sostituzione”.
L’ex direttore generale rivendica i risultati ottenuti sotto la sua amministrazione “valutati di grado ottimale dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali ( Age.na.s.) nella relazione prodotta soltanto tre mesi addietro. Nel solo esercizio 2010 – aggiunge Allegra – si sono conseguite economie per 10 milioni di euro, rispetto ai 7 fissati per quell’anno dall’assessorato, con il contenimento di costi e la razionalizzazione delle spese, mai registrati in precedenza nell’azienda e i cui frutti si continueranno a raccogliere nei prossimi mesi”.
Ed ecco il lascito: “si sono definite le istruttorie per accedere ai finanziamenti per importanti macchinari ed attrezzature; è stato dato impulso ai lavori relativi alle infrastrutture, lavori talvolta in corso anche da dieci anni, con la definizione fra l’altro delle opere di messa in sicurezza dell’Ospedale dei bambini e l’avvio di quelli per il Centro di Eccellenza Materno Infantile. E’ stata completata la Centrale di Sterilizzazione e la nuova Mensa Aziendale si potrà inaugurare da qui a breve “.
“Nel respingere quindi in modo perentorio ogni insinuazione anche solo generica di una non efficace gestione dell’Ospedale – conclude Allegra nella sua lettera – confermo invece la validità ed il significato delle mie dimissioni, che non sono dunque un’ammenda di colpe, ma la presa d’atto dell’incomprensibile venir meno della fiducia da parte dell’assessore”.
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21 Febbraio 2011, 16:06