16 Giugno 2014, 18:02
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PALERMO – Tradizione sì, ma con un occhio alla modernità. E alla Rete, che Papa Francesco ha definito “un dono di Dio”, invitando la Chiesa a farne buon uso. Non se l’è fatto dire due volte padre Giuseppe Di Giovanni, giovane e vulcanico parroco di San Basilio Magno, a Palermo. Padre Giuseppe ha il suo bravo account Google plus, roba da intenditori del web. E oggi l’ha usato per ricordare ai suoi fedeli che fra le tate cose da cui prendersi una vacanza in estate non dovrebbe esserci la Santa Messa. “Ma Dio va in vacanza? Lui no… e tu???”, ha scritto il parroco, postando a seguire gli orari estivi delle messe (per la cronaca alle 18 nei feriali, mentre domenica e festivi alle 8,30, 10,30 e 19).
Insomma, la Chiesa 2.0 si attrezza per stare al passo con i tempi. E la parrocchia di San Basilio Magno lo fa da un pezzo, con il suo sito Internet e la sua newsletter. E questo sebbene il giovane padre Giuseppe, attento ai mezzi di comunicazioni moderni, è un sacerdote che ha molto a cuore la tradizione. Fu lui infatti il primo a Palermo a celebrare la messa in latino col rito tradizionale, dopo il motu proprio di Benedetto XVI che estese il diritto di celebrarla a qualsiasi sacerdote. Internet però è un mezzo utile “anche per comunicare le tante attività che organizziamo in parrocchia – racconta padre Giuseppe – e questo è possibile grazie ai tanti ragaziz in gamba che ci danno una mano”.
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16 Giugno 2014, 18:02