27 Gennaio 2013, 07:15
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Ok, partiamo dal presupposto, ormai chiaro a tutti, che una storia tra due persone troppo diverse non può funzionare. Va bene che gli opposti si attraggono, ma se va male anche nelle favole, prendiamo la coppia Tata di Lusso / Operatore ecologico Mary Poppins e Bert, la coppia multietnica Pocahontas e John Smith, la coppia miliardaria / pezzente Raffaella Pavone Lanzetti e Gennarino Carunchio, cioè, figuriamoci nella realtà, non funge, non va, chiaro? E basta. Arriverà sempre il momento in cui il famoso vaso trabocca e tutti e due decidono ti tornare alla loro vita volando appesi a un ombrello o alla loro terra a parlare con Nonna Albero, in una canoa rudimentale. E nella vita reale, assistere a situazioni di questo tipo, è anche più divertente perché vivi dall’esterno i diversi stadi del rapporto e a distanza di poco tempo vedi le persone passare dall’espressione beata dell’innamorato: “Oh Dio lei è fantastica è troppo particolare, ama la letteratura russa!” alla fase finale, con tanto di palpebra destra tremante per lo stress: “Non scherzo, se la sento parlare ancora di letteratura russa, io la ammazzo.”
Ma di solito Dio, nella sua infinita bontà e perfetta organizzazione, riesce a incastrare eventi, luoghi e momenti di modo che due persone evidentemente destinate a stare insieme riescano ad incontrarsi. Sempre.
Se lei è una spendacciona inconcludente con chiari problemi da accumulatrice seriale di cose inutili, incontrerà presto un lavoratore instancabile e distratto che le darà il codice del suo bancomat. Se lui è un pallone gonfiato fedifrago e cazzaro. entrerà a far parte della sua vita una campionessa nazionale di arrampicata sociale che lo convincerà di essere stupida e credulona e si farà sposare quando in realtà semplicemente non le interessa niente di lui, anzi, è anche lei fedifraga e cazzara. Se lui è un vampiro da centotrent’anni sociopatico e tendente al grigio, troverà una sospirante e agorafobica potenziale suicida che deciderà saggiamente di vivere con lui al buio per l’eternità.
Per la serie ‘cose che non succedono mai’ ci sono i Mork&Mindy, o i Marge&Homer. Quelli che, nonostante provengano da mondi diversi, sono travolti da un potentissimo ‘ammore’ e trovano il modo giusto di vivere una appassionante e lunga storia. Ci sono poi i Silvio&Ruby, i Silvio&Noemi, i Silvio&Angelino. Coppie quasi al tracollo, che hanno cercato di stare insieme ma proprio non ci riescono. In modo inquietante e proiettati verso un’uguaglianza artificiale, controproducente e basata sulla menzogna ci sono poi i George&Elisabetta o i Fabrizio&Belen, quelli che tipo lui è gay e lei finge di non saperlo oppure lui è un fotografo inverosimilmente tamarro che vive ricattando la gente e scappando in Brasile e lei è una soubrette che non fa altro che fare passi falsi tra i quali spiccano frequentare il fotografo di cui sopra e Sanremo. Ma si amano, e quando c’è l’amore.
Alcune coppie però si vede che non potrebbero fare altro che stare insieme. Appoggiano a vicenda l’uno le cause perse dell’altro, nessuno dei due è infastidito dal borsello da uomo fintogucci anzi ne promuovono l’uso, si perdono nei silenzi di un tramonto, pensando entrambi a quanto sarebbe figo possedere la porche parcheggiata lì di fronte o ancora completano l’uno le frasi dell’altro spesso aggiungendo al concetto iniziale un ulteriore carico di idiozia, con estremo stupore del pubblico che avrebbe giurato fosse impossibile, tipo sviluppare all’infinito le bugie dell’altro e partecipare così al fantastico gioco “vediamo mo’ dove arrivano questi due” senza nemmeno accorgersene.
Si, Dio li fa e poi li accoppia ma prima o poi qualcuno li accoppa.
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27 Gennaio 2013, 07:15