Dirigente del Comune si autopromuove|Stancanelli lo licenzia per “slealtà”

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31 Ottobre 2010, 15:32

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Avrebbe ”carpito la buona fede” del sindaco inserendo in un progetto dell’ammnistrazione ”la trasformazione del ‘servizio’ in ‘direzione’ prefigurando, a vantaggio personale, il proprio aumento di grado e di stipendio”. E’ l’accusa contestata al dirigente del servizio informatico del Comune di Catania, l’ingegnere Maurizio Consoli, che è stato licenziato dal primo cittadino, Raffaele Stancanelli, per ”slealta”’. In un progetto a lui affidato, da realizzare con fondi regionali, il sindaco aveva disposto che il servizio informatico, ricostruisce il Diquotidiano La Sicilia di Catania, non diventasse direzione e quindi Consoli sarebbe rimasto funzionario e non sarebbe stato promosso dirigente. A Stancanelli sarebbero state fatte firmare carte che ”surrettiziamente” promuovevano l’ingegnere. Il sindaco, accortosi della vicenda, avrebbe bloccato il passaggio. Consoli a quel punto, sostiene l’amministrazione, sarebbe rimasto sulle proprie posizioni e avrebbe chiesto la revoca del finanziamento da 2,5 milioni di euro alla Regione. La ricostruzione fornita dal Comune è contestata da Consoli che si dice ”profondamente amareggiato” ribadendo di ”avere fatto sempre il proprio dovere” e di ”avere seguito le direttive”. L’ingegnere ha dato mandato al proprio legale, l’avvocato Mario Giarrusso, di presentare ricorso al Giudice del lavoro di Catania.

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31 Ottobre 2010, 15:32

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