Il caso del disabile strangolato|Omicidio o suicidio? È giallo

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16 Aprile 2012, 13:51

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Agonizzante con i polsi legati all’interno di una struttura sanitaria siracusana. Il giallo sulla morte del disabile Stefano Biondo oggi è davanti al Gip del tribunale di Siracusa perché i familiari si sono opposti alla richiesta di archiviazione avanzata dal pm Giancarlo Longo. Si sono opposti perché a leggere i risultati dell’autopsia ritengono impossibile che Stefano, con i polsi legati, si sia praticamente strangolato. Scrive il dottor Francesco Coco: “Morto per asfissia meccanica da soffocazione causata dalla chiusura diretta di naso e bocca o dalla compressione della gabbia toracica”.

Carte alla mano quegli ultimi attimi del 25 gennaio 2011 sono ancora pieni di misteri e i familiari non accettano che il decesso venga attribuito a cause naturali. Secondo il consulente della famiglia, Giuseppe Bulla, l’asfissia, causa del decesso, sarebbe “meccanica e violenta da compressione sulle vie aeree”. Ma si ipotizza anche la “compressione immobilizzante della gabbia toracica operata da terze persone nel tentativo di immobilizzare il predetto”.

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Agli atti delle indagini difensive ci sono le testimonianze di alcuni dipendenti della struttura che ospitava Stefano, che avrebbero visto un infermiere proprio sopra il disabile nel tentativo di immobilizzarlo.

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16 Aprile 2012, 13:51

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