18 Marzo 2014, 17:27
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CATANIA – Dal mese di ottobre 16 famiglie con familiari disabili gravi hanno avuto interrotto il servizio perché il Distretto socio sanitario, di cui fanno parte i comuni di Catania, Misterbianco e Motta S. Anastasia, non ha provveduto all’affidamento del servizio in seguito ad eccessive lungaggini burocratiche. Nell’agosto del 2012 il comune di Catania, che è il capofila del distretto ai sensi della legge 328 del 2000, ha avviato la procedura in modo da evitare interruzioni del servizio per gli assistiti che ne hanno diritto, ma da ottobre dello scorso anno, a procedura conclusa, tutto è rimasto fermo per inghippi burocratici legati all’individuazione del funzionario che deve firmare gli atti dell’affidamento alla ditta che si è aggiudicata il servizio.
“Abbiamo più volte in questi mesi sollecitato il comune capoluogo – ha dichiarato il sindaco Nino Di Guardo che detiene la delega ai Servizi sociali – ma benché il lungo lasso di tempo trascorso tutto resta ancora fermo con il risultato che 16 famiglie del nostro comune sono da mesi senza assistenza. Sembra veramente incredibile che ciò possa perpetrarsi a danno di fasce deboli nel silenzio più assoluto. Per questo chiedo al sindaco Bianco – conclude Di Guardo – di curare il problema e sbloccare questa assurda situazione che coinvolge anche famiglie residenti a Catania”. Il progetto che prevede una spesa di 1,2 milioni di euro serve per finanziare con fondi della legge 328 l’assistenza domiciliare di disabili gravi prevedendo anche azioni di recupero e reinserimento sociale.
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18 Marzo 2014, 17:27