Disabili, retromarcia del governo | Stop della giunta al taglio dei fondi

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30 Novembre 2018, 16:23

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PALERMO – Il governo fa retromarcia sul taglio al fondo per i disabili gravissimi, previsto nella variazione di bilancio all’esame all’Ars. Ieri la giunta ha approvato la correzione che lascia integro il capitolo di bilancio dal valore di 40 milioni circa. Così, nelle scorse ore da Palazzo d’Orleans è arrivata la rassicurazione: “Non ci sarà alcun prelievo di venti milioni di euro dal Fondo disabili”.  Nel ddl originario il governo intendeva tagliare 20 milioni dal fondo per la disabilità e non autosufficienza al fine di finanziare altri capitoli di spesa.

La vistosa decurtazione di risorse ieri era diventata un caso politico e un grosso ostacolo alla “mini finanziaria”. La presidente della commissione Sanità  dell’Assemblea regionale siciliana Margherita La Rocca Ruvolo, infatti, ha portato in commissione Bilancio il parere negativo della commissione da lei guidata sul ddl di variazione, proprio a causa del taglio. Trovare i 20 milioni da un’altra parte allora si è reso inevitabile e “un più attento esame dei capitoli – così si legge nella nota della presidenza della Regione – ha consentito di proporre la copertura della manovra di assestamento, con altre risorse che certamente non potranno essere utilizzate nell’anno in corso”.

“In sede di valutazione tecnica – spiega la nota del governatore – gli uffici della Ragioneria generale della Regione, unitamente al dipartimento competente, avevano ritenuto che le somme stanziate per il 2018 fossero sovrabbondanti rispetto al fabbisogno e che potessero andare in economia, perdendo risorse”. E questa, infatti, era la motivazione del taglio indicata nella relazione tecnica al disegno di legge di variazione di bilancio.

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Adesso arriva il dietrofront ma dall’opposizione il Movimento cinque stelle non lesina critiche all’esecutivo regionale. “Il governo Musumeci – commentano deputati pentastellati – ha provato a scippare 20 milioni ai disabili, aggrappandosi a scuse che sono più ridicole dell’operazione che aveva architettato e questo la dice lunga sul modus operandi di questo esecutivo del nulla. Il governo – continuano – è stato costretto a fare retromarcia dal clamore suscitato dalla notizia e dalla nostra ferma opposizione. Su questo tema non faremo sconti e battaglieremo fino all’ultimo. In fin dei conti di questa retromarcia abbiamo solo notizie dalla stampa”.

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30 Novembre 2018, 16:23

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