14 Maggio 2015, 17:17
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MISTERBIANCO – La testa dell’assessore all’ambiente del Comune di Misterbianco. La chiedono alcuni consiglieri di opposizione –Serafino Caruso, Francesco Galasso, Maria Antonia Buzzanca, Giuseppe Lucisano, Ninni Monaco, Aldo Parrinello, Andrea Rapisarda, Domenico Riolo, Marcello Russo, Salvatore Scaletta, Alessandro Tenerello e Vito Santapaola che, stamattina, hanno organizzato una conferenza stampa per lamentare “l’assenza di politiche ambientali” da parte dell’amministrazione Di Guardo, in ordine a più di un problema.
Primo fra tutti, la discarica Valanghe d’Inverso che, nonostante sia stata chiusa con ordinanza regionale, viene ancora utilizzata per l’abbancamento dei rifiuti provenienti da buona parte della Sicilia, attraverso proroghe reiterate. “Chiediamo, senza alcun dubbio – affermano i consiglieri – che venga immediatamente applicata l’ordinanza emessa dalla Regione siciliana inerente la chiusura della discarica nei modi e nei tempi previsti nella stessa ordinanza. E soprattutto – continuano – che le continue proroghe di abbancamento emesse dal Presidente della Regione abbiamo subito fine”.
La delicata questione della discarica non è l’unica, però, a essere stata affrontata stamani. I consiglieri hanno puntato il dito anche contro il Piano Aro (ambito raccolta ottimale rifiuti), o meglio, contro il mancato passaggio in consiglio comunale. “Sebbene l’assessore Angela Vecchio abbia più volte decantato come Misterbianco sia stato il primo Comune della Sicilia ad aver redatto il piano Aro – continuano i consiglieri – di fatto, a oggi, non abbiamo un piano approvato dalla Regione. Più volte, abbiamo fatto presente all’assessore che la redazione era di competenza del Consiglio comunale, cosa ammessa dallo stesso sindaco”:
Per questo, chiedono che il Piano Aro arrivi il prima possibile a essere discusso in aula, anche per evitare le continue proroghe al servizio – ogni tre mesi – e per affidare lo stesso a una ditta che se ne occupi per anni. “In questo anno, l’amministrazione ha più volte prorogato il servizio della raccolta rifiuti – aggiungono i consiglieri – servizio che costa alla cittadinanza 432.000.00 euro ogni mese. Chediamo che venga subito portato in consiglio comunale per la sua trattazione e di fare una gara di appalto settennale della raccolta rifiuti, in modo da porre fine a queste proroghe”.
Denunciata anche la mancata pulizia della città, il mancato inserimento nel capitolato, dell’acquisto dei bidoni della raccolta differenziata, mancato acquisto delle buste dell’umido, mancata programmazione delle ore di straordinario e della raccolta notturna. Oltre al fatto che il sindaco Di Guardo, avrebbe aumentato la tassazione locale.
“Alla luce di quanto esposto – concludono – chiediamo le dimissioni dell’assessore Angela Vecchio per l’incapacità e la presunzione mostrata, che ha fatto si che da più di 18 mesi stiamo prorogando un appalto da milioni di euro, mentre se avesse dato retta ai consiglieri il Piano Aro sarebbe stato approvato dal Consiglio Comunale inviato alla regione Sicilia e si sarebbe potuto effettuare immediatamente la gara di appalto della durata di 7 anni, riducendo i costi della raccolta rifiuti e quindi uno sgravio nelle bollette dei cittadini”.
Accuse che l’assessore Vecchio respinge, definendole strumentali. “I consiglieri dell’opposiozione hanno rappresentato una realtà distorta – spiega – perché noi abbiamo seguito quello che prevedeva la legge. Ci siamo attenuti a quelle che sono le regole – prosegue – che, purtroppo, non sempre sono chiare, anzi talvolta sono equivoche. Abbiamo trasmesso il Piano alla Regione nell’ottobre 2014 – sottolinea – ma non abbiamo ottenuto risposta”.
L’assessore all’ambiente evidenzia come, in un primo momento, la Regione non avesse parlato di un passaggio in Consiglio comunale. “Ci siamo trovati di fronte a un’interpretazione dell’ufficio legislativo, e abbiamo redatto il Piano, con le cifre che ci aveva comunicato l’Ato. In seguito al parere dell’ufficio legislativo, dello scorso mese di aprile, abbiamo appreso del passaggio in Consiglio comunale. A questo punto – conclude – è chiaro che ci atterremo a quanto richiesto e, dopo alcune integrazioni per quanto riguarda il personale, l’atto andrà in Consiglio”.
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14 Maggio 2015, 17:17