Presidio di fronte la discarica| I Comitati “Oltre al danno la beffa”

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08 Novembre 2014, 13:30

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CATANIA- “Misterbianco e Motta uniti nella lotta”, uno grido di protesta che si ripete. Neanche il terribile maltempo che in queste ore ha flagellato Catania, infatti, ha fermato i membri del Comitato No discarica dei comuni di Motta Sant’Anastasia e Misterbianco dal tenere l’ennesimo presidio dinanzi i cancelli della discarica di contrada Valanghe d’Inverno. A far scattare la manifestazione stavolta è il recente annuncio della regione Siciliana che – a seguito alla chiusura della discarica di Mazzarrà di Sant’Andrea (ME) – autorizza i 79 comuni del messinese a scaricare ulteriori rifiuti nella struttura di Motta. “ Già di 18 comuni dell’Ato Enna 1 – spiegano Massimo La Piana e Danilo Festa, membri del Comitato No Discarica – e il comune di Messina stanno venendo a scaricare qui i loro rifiuti. Non possiamo diventare la pattumiera de questa terra. Non rimarremo a guardare”.

Il decreto del luglio scorso con cui di fatto la regione opponeva il suo diniego alla discarica Valanghe D’Inverno, per i cittadini mottesi e misterbianchesi oggi ha solo il sapore della beffa. La discarica infatti, continuerebbe ad essere pienamente operativa. Ma loro non si perdono d’animo. “A luglio ci eravamo illusi di essere finalmente di fronte ad un’importante svolta. Speravamo di andare nella direzione della chiusura definitiva della struttura di Motta, che peraltro contravvenendo al decreto continua a funzionare. Ma adesso paradossalmente incombe pure l’ulteriore rischio che una nuova enorme quantità di rifiuti vengano conferiti qui. In questa discarica ogni giorno vengono già sversate circa 1000 tonnellate di rifiuti. Con il nuovo provvedimento della Regione se ne aggiungerebbero circa 150 tonnellate di rifiuti in più. Insomma, oltre al danno la beffa. La situazione è insostenibile. Chiediamo con forza alla regione d’individuare soluzione alternative e soprattutto che venga rispettato il decreto di chiusura e si completi l’iter”.

La discarica di Valanghe d’Inverno, peraltro, proprio quest’estate è stata al centro di un infuocato scontro fra Nino Di Guardo e Anastasio Carrà, sindaci dei due comuni. “ Questa piazza – dice Danilo Festa – dimostra due realtà contrastanti tra loro: una è quella dei cittadini, che vorrebbero la chiusura della discarica Tiritì e sono disposti a manifestare anche in una giornata di maltempo come questa. L’altra invece è quella di coloro i quali stanno al palazzo, che in nome “dell’emergenza” decidono di autorizzare un ennesimo sversamento di rifiuti in questa struttura. L’amministrazione comunale mottese – afferma ancora Festa – non ha mai tenuto una linea di coerenza a proposito di questa vicenda. Sappiamo che il primo cittadino è in pieno conflitto d’interesse perché ha parenti che lavorano all’interno della discarica, dunque non crediamo possa prendere una decisione serena in tal senso. Noi abbiamo sempre chiesto – aggiunge – di autorappresentarci come Comitato, ma non ci è mai stato permesso. Ecco perché i cittadini mottesi anche in questa circostanza – conclude – si affidano al sindaco Di Guardo e non Carrà”.

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Anche nella giornata di domani l’amministrazione comunale di Misterbianco ed i comitati cittadini “No Discarica” di Misterbianco e Motta S. Anastasia hanno indetto un’ulteriore manifestazione di protesta contro il provvedimento della regione. L’appuntamento è alle ore 16,00 in piazza Mazzini a Misterbianco.

 

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08 Novembre 2014, 13:30

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