Dissesto, assunzioni in Sicilia | Ma i soldi bastano solo per 5 posti

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28 Febbraio 2019, 17:58

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PALERMO – Il fondo c’è, le buone intenzioni pure ma mancano le risorse. Il governo regionale ha approvato definitivamente i criteri per emanare il bando che servirà per assegnare ai Comuni 100 mila euro per l’assunzione a tempo determinato di laureati magistrali in scienze geologiche o in ingegneria civile per aggiornare i piani comunali per la prevenzione e il rischio idrogeologico.

I soldi, 100 mila euro all’anno, però sono pochi. Le direttive della giunta regionale, infatti, stabiliscono che gli assunti siano pagati con lo stipendio della categoria D1 nel contratto dei dipendenti degli Enti locali: 21.976 euro. Insomma non bastano per assumere cinque professionisti con il contratto a tempo pieno. Gli assunti alla fine potrebbero essere di più, dato che è stata prevista la possibilità di usare in parte risorse comunali. Certamente, però, il cofinanziamento non potrà cambiare di molto lo scenario.

Le assunzioni servono per aggiornare i piani per la valutazione del rischio idrogeologico e idraulico: il piano di emergenza comunale (Pec) e la cartografia per il piano di assetto idrogeologico (Pai). Per questo ai candidati è richiesta la comprovata esperienza nell’utilizzo dei sistemi Gis (Sistema informativo geografico) e nella redazione dei piani di protezione civile.

Il fondo è stato istituito nella finanziaria 2018 su proposta del deputato del Partito democratico Michele Catanzaro. Il governo ha poi attivato l’iter per applicare la norma e così lo scorso ottobre ha approvato una bozza di linee guida per il bando che è passata dalla Commissione Ambiente dell’Assemblea regionale siciliana.

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Il bando è rivolto ai Comuni. Non appena sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, gli enti locali avranno trenta giorni per fare istanza. Poi sarà redatta una graduatoria per assegnare i finanziamenti. Dalla pubblicazione della graduatoria i Comuni vincitori, poi, avranno 30 giorni per avviare le selezioni pubbliche.

Ai municipi siciliani sono richiesti due requisiti: essere in possesso di un Piano di emergenza comunale e non avere già nel proprio organico tecnici capaci di svolgere le funzioni richieste dal bando. Inoltre possono presentare istanza i Comuni contigui che si sono associati per la gestione delle emergenze con piani di protezione civile intercomunali.

Per formare la graduatoria dei Comuni il dipartimento di Protezione Civile dovrà guardare alla mappa del rischio in Sicilia. Verranno così preferiti i territori dove ci sono alti rischi di frane, di dissesti idrogeologici e di alluvioni. Inoltre tutti i Comuni che sono stati oggetto di ordinanze ministeriali per emergenze idrogeologiche, negli ultimi venti anni, avranno una maggiorazione del 10% del punteggio.

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28 Febbraio 2019, 17:58

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