“Distruggeremo le intercettazioni | Nessun rischio per l’equilibrio”

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16 Gennaio 2013, 10:56

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PALERMO- “E’ ovvio che daremo esecuzione alla sentenza della Consulta nei termini enunciati dal dispositivo e invieremo al gip la richiesta di distruzione delle intercettazioni”. Lo ha detto il procuratore di Palermo, Francesco Messineo, commentando la sentenza della Corte costituzionale depositata ieri.

“La distruzione – ha aggiunto Messineo – come indicato dalla Corte, avverrà con la massima riservatezza, in un’udienza riservata e sotto il controllo del giudice. La macchina si è messa in moto – ha concluso – ci sono adempimenti formali da osservare ma assicuro che tutto verrà fatto con la massima sollecitudine”.

“Quella della Corte costituzionale è una sentenza innovativa, perché costruisce un percorso interpretativo non riferito a singole norme ma proiettato nel sistema costituzionale nel suo complesso. La Corte Costituzionale – dice Messineo -ha riconosciuto la correttezza dell’azione della Procura nella effettuazione delle intercettazioni e della loro registrazione: i giudici danno atto che non si può vietare un fatto occasionale, troncando così ogni dubbio sul carattere involontario dell’intercettazione”.

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Il procuratore capo di Palermo continua: “Non credo che la sentenza della Corte Costituzionale comporti un rischio per l’equilibrio dei poteri dello Stato. La Corte Costituzionale, che è garante dell’equilibrio tra i poteri dello Stato, ha semplicemente individuato certi assetti che non comportano rischi possibili”. “In un teorico bilanciamento di interessi – ha proseguito Messineo – evidentemente, alla luce dei principi della Costituzione individuati, la Corte ha assegnato una tutela preminente all’istituzione del presidente della Repubblica”.

(Fonte ANSA)

Pubblicato il

16 Gennaio 2013, 10:56

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