19 Aprile 2017, 16:13
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PALERMO – Nello Musumeci troppo di destra? Gianfranco Miccichè dice che a lui il leader di #DiventeràBellissima potrebbe andare bene come candidato alla presidenza della Regione, ma altri, che poi sarebbero seppur non nominati i cuffariani, non ci stanno. Così il leader forzista ribadisce lo stato delle cose conversando con La Sicilia. E a lui risponde al portavoce del movimento di Musumeci Giusy Savarino: “Premesso che oggi, dopo i governi inciucisti di Crocetta, retti da cambiacasacca e sempreinpiedi, i moderati sono i più arrabbiati, amareggiati e delusi da questa politica. A questi siciliani va proposta una politica fatta di serietà, onestà, coerenza, e buone idee, altrimenti non sapranno distinguere più la buona politica dal populismo”.
Savarino ricorda le sue radici democrtistiane e a Musumeci riconosce “coerenza, onestà e capacità amministrativa e al quale rimprovero spesso eccessiva prudenza e moderazione, altro che essere troppo di destra!”.
“Ha ragione Gianfranco Miccichè a dichiarare di non avere remore sulla candidatura di Nello Musumeci, ha assolutamente ragione a ritenere Forza Italia il perno del centrodestra – aggiunge Savarino -, sbaglia però ad aspettare di allargare la coalizione, se questo è il problema, l’attendismo non paga, se si ha una proposta vincente si parte, gli altri si aggiungeranno dopo”.
Di tutt’altro tenore la replica a Miccichè di Alessandro Pagano di Noi con Salvini. A cui l’espressione “il centrodestra in Sicilia è Forza Italia” non è andata giù. “Micciché dice che il suo partito è l’unico a sapere dove vuole arrivare: di sicuro ad oggi l’unico posto dove sono diretti è tra le braccia del Pd. A Palermo ad esempio FI e cuffariani sostengono un candidato che fino al 31 dicembre del 2016 aveva la tessera del Partito democratico. Fa bene di contro Micciché a non citare mai la parola centrodestra. Perché a Palermo l’unico centrodestra siamo noi: la Lega-Noi con Salvini ha presentato la lista insieme a Fdi e al ‘Centro Destra’ a sostegno di Ismaele La Vardera. Come si vede tutti partiti di centrodestra, con un candidato e un programma di centrodestra. Gli unici che hanno le idee chiare siamo solo noi”.
Insomma, le acque nel centrodestra siciliano restano agitate e le quadra verso una candidatura condivisa per Palazzo d’Orleans ancora è ben lungi dall’essere raggiunta.
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19 Aprile 2017, 16:13