09 Febbraio 2016, 14:46
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PALERMO – La sua rete ha evitato al Palermo una cocente sconfitta sul campo del Sassuolo. Uros Djurdjevic è tornato a campeggiare sulle copertine rosanero grazie al gol del pareggio al “Mapei Stadium”, una marcatura che ha permesso al giovane serbo di sbloccarsi dopo un lungo periodo di assenza: “È un gol molto importante per me, mi da fiducia, ma soprattutto è un gol importante per la squadra. Si tratta del mio primo gol dopo l’infortunio e mi dà un senso di liberazione. Adesso mi sento più forte, è stato il mio primo infortunio serio in carriera e adesso sto meglio sul piano fisico e morale”.
Intanto Djurdjevic continua a giocarsi il posto con Alberto Gilardino, dal quale cerca di carpire quanto più possibile nel corso degli allenamenti: “Sono felice di essere sempre accanto a Gilardino, uno dei migliori attaccanti al mondo. Lo è stato e per me lo è ancora. C’è concorrenza, ma posso imparare tanto da lui e cerco sempre di catturargli qualche segreto. Nel tridente posso giocare anche con lui, da esterno, ma questa domanda va fatta all’allenatore. Io però mi vedo centravanti”. E da centravanti vuole continuare a segnare, come già fatto con Carpi e Sassuolo: “Sembrano quasi gli stessi gol, hanno portato allo stesso risultato. Spero che la prossima volta arrivi un gol per la vittoria”.
Per media realizzativa (un gol ogni 47 palloni toccati, ndr), Djurdjevic è stato persino paragonato a Higuain. Accostamento scomodo, quello col capocannoniere della Serie A, che però non intimorisce il giovane serbo: “Sono felice di essere accostato ad Higuain per questo, lui segna ogni 42 palloni e io ogni 47, però è bello sapere di essere così influente. Forse tra Gilardino e Higuain assomiglio più a Higuain”. Intanto Djurdjevic continua a lavorare sodo per mantenere una maglia da titolare: “Non mi interessa se gioco titolare o parto dalla panchina, voglio solo dare il massimo. Sono felice che il presidente continui ad elogiarmi, come ha sempre fatto sin dal primo giorno”.
L’occasione per mostrare continuità arriva domenica prossima contro il Torino del grande ex Belotti, attaccante per il quale Djurdjevic ha solo parole d’elogio: “L’ho visto andare sempre a segno nelle ultime partite. So che è un grande attaccante, sarà una bella sfida tra noi. Spero di dimostrare quanto valgo ora che mi sono ripreso dall’infortunio”. E chissà, con una vittoria, che il Palermo non riesca a rilanciarsi in classifica: “Qui tutte le partite sono difficili, la prossima non fa certo eccezione, ma noi siamo convinti di poter dare il massimo per ottenere i tre punti”.
Un’ultima battuta, infine, Djurdjevic la riserva ai suoi allenatori avuti in rosa. Iachini lo ha lanciato, Ballardini gli ha dato più spazio, ma è con Schelotto che il serbo si trova maggiormente a suo agio: “Ho imparato qualcosa da tutti gli allenatori che ho avuto in carriera, ovviamente anche da Ballardini e Iachini. Schelotto adotta il 4-3-3 e probabilmente è il miglior modulo per le mie capacità. Con lui e Tedesco stiamo facendo un ottimo lavoro. Spero di fare ancora altri gol da qui a fine stagione”.
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09 Febbraio 2016, 14:46