“Dobbiamo fare saltare un’udienza”| Allarme bomba in Tribunale

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22 Maggio 2019, 18:55

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PALERMO – Tribunale di Palermo. Piazza della Memoria. Sotto la scritta “Giovanni Falcone” c’è uno zainetto sospetto. Intervengono gli artificieri.

È la vicenda di un falso allarme bomba quella che viene ricostruita dai pubblici ministeri e dai carabinieri del Nucleo investigativo di Monreale. Agli arresti domiciliari è finito Giovanni Viviano. È sua la voce captata dalle microspie: “Luca dice… giorno trenta dice dobbiamo fare saltare un’udienza”. Luca sarebbe Luca Reina, una delle menti della banda degli spaccaossa che organizzava finti incidenti stradali.

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Viviano aveva eseguito un ordine di Reina, titolare di un’agenzia di pratiche automobilistiche in via Leonardo da Vinci: “… mi sono presentato là con la cartella… hai capito?… ci ho messo un pacco di patatine, una bottiglia d’acqua… mi sono seduto dieci minuti… ho lasciato la borsa là e me ne sono andato… dopo qualche mezz’ora hanno chiamato gli artificieri… allarme bomba al Tribunale”.

Perché Reina aveva organizzato la messinscena? “Aveva un’udienza che lui magari poteva perdere… c’era il giudice che non gli piaceva”.

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22 Maggio 2019, 18:55

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