15 Aprile 2013, 11:40
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PALERMO – Quante volte, girando per Palermo, avete detto: “Qui non c’è dove andare a mangiare!”. Condendo il tutto con bizzarre considerazioni, tipo “se arriva il mio ricco e potente parente milanese all’improvviso, non so dove portarlo a spiluccare qualcosa di tipico” ovvero amenità quali “metti putacaso che Emanuela Arcuri mi incontra in via Libertà e mi chiede di farle passare una bella serata al ristorante fra cibi squisiti e vini pregiati. E io che faccio, dove la porto?”. È partendo da queste considerazioni che I love Sicilia, il mensile di stili, tendenze e consumi, nel numero in edicola, ha deciso di mettere un po’ di ordine nella materia, proponendo un tour della città all’insegna della buona ristorazione.
Presupposto di partenza, sottolinea subito Nino Aiello nell’articolo, è che a Palermo circola materia prima eccellente, dalle verdure alla frutta, dal pesce (straordinario senza se e senza ma) alle carni. E che viene proposta una cucina di mare e di terra di varietà e assortimento che in altre città si sognano. In locali che sono, ovviamente, di diverse tipologie, dall’osteria al ristorante ben messo, passando per trattorie di varia natura. Con prezzi e servizi differenziati in rapporto alle diverse esigenze dei clienti. Insomma, la città offre ristorazione per tutti i segmenti di utenza. Ristorazione essenziale, normale, buona, buonissima, di fascia alta, tipica, classica, creativa. Che forse bisognerebbe conoscere e apprezzare meglio. E così inizia il viaggio tra novità e certezze.
Qualche esempio? Da quella bella idea che è il “Castello a Mare” di Natale Giunta, una “chicca” che valorizza ancora di più un’area della città di singolare bellezza, e che il bravo Natale ha reso un’oasi gourmet di 30 tavoli, a “Perciasacchi”, locale semplice e accogliente dove Dario Genova (il mago delle paste lievitate in Sicilia) propone pizze eccezionali, ma dove è anche possibile soddisfare ogni tipo di voglia gastronomica. E ancora, atmosfere indimenticabili “Ai Tetti” dell’Hotel Centrale Palace o, se preferite il mare, alle “Terrazze” di Mondello dove si potrebbe venire pure solo per un panino, tanta è appagante la bellezza del luogo. Mentre se avete voglia di pesce selvaggio “serio”, “Romano” fa al caso vostro: una piccola trattoria linda e luminosa che dà la sensazione di essere a casa. Insomma, godetevi l’assaggio. Il resto è su I love Sicilia.
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15 Aprile 2013, 11:40