Oggi si ricorda Beppe Alfano |Il calendario delle commemorazioni - Live Sicilia

Oggi si ricorda Beppe Alfano |Il calendario delle commemorazioni

Previsti una messa e un dibattito con Sonia Alfano, il viceministro Bubbico, il capo della Dia De Felice e l'ex presidente dell'Antimafia Lumia.

A Barcellona
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PALERMO – L’8 gennaio a Barcellona Pozzo di Gotto, sarà ricordato il 21° anniversario dell’assassinio di Beppe Alfano, corrispondente de “La Sicilia” di Catania ucciso da Cosa nostra. Una messa sarà celebrata nel Duomo di Santa Maria Assunta, alle 15.30. Subito dopo, l’amministrazione comunale deporrà una corona di fiori in via Marconi, dove venne commesso il delitto. Alle 17 si terrà un confronto sui temi della lotta alla mafia, nella sala di rappresentanza del Comune, presso l’ex stazione ferroviaria (via Medaglia d’oro Stefano Cattafi). L’incontro è organizzato dall’Associazione Nazionale Familiari vittime di mafia e dal Comune di Barcellona. Interverranno l’eurodeputato Sonia Alfano, presidente della Crim (la Commissione speciale sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro del Parlamento Europeo) e figlia del cronista, il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, il direttore della Dia, Arturo De Felice, il procuratore aggiunto di Messina, Sebastiano Ardita, l’ex presidente dell’Antimafia Giuseppe Lumia, l’avvocato Fabio Repici e il sindaco di Barcellona, Maria Teresa Collica. La messa, la deposizione della corona di fiori e il dibattito sono gli appuntamenti pubblici per ricordare il cronista de “La Sicilia” ucciso a soli 47 anni per le proprie inchieste giornalistiche sulla mafia e sui suoi legami con il potere.
“Ricorderemo mio padre, ma soprattutto, ancora una volta, chiederemo verità e giustizia – dice Sonia Alfano -. “Sebbene qualche passo avanti nelle indagini sia stato compiuto, noi stiamo ancora aspettando tutta la verità e lotteremo con tutte le nostre forze per averla. Non è un diritto soltanto nostro, ma di tutti coloro i quali credono nella giustizia. È un diritto di tutti i cittadini onesti”. Beppe Alfano, uno degli otto giornalisti uccisi in Sicilia dalla mafia, aveva raccontato la guerra tra cosche in corso nel Messinese, gli affari per i maxi-appalti per i lavori pubblici, gli scandali legati alle frodi di produttori agrumicoli che intascavano illegalmente i fondi europei. La massoneria, le collusioni con la criminalità. Un’ipotesi sul delitto l’ha fatta anche il collaboratore di giustizia Maurizio Avola, ex boss etneo: il giornalista è stato ucciso perché aveva scoperto che il boss catanese Nitto Santapaola, allora latitante, si nascondeva proprio a Barcellona Pozzo di Gotto, in via Trento, a pochi metri dalla sua abitazione. Beppe Alfano aveva anche più volte fatto, durante alcune trasmissioni in tv, una denuncia profetica: l’isolamento a cui era stato sottoposto il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa era stata la causa del suo omicidio.


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