Domani vertice Comune-sindacati | Il rebus è il contratto di servizio

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16 Ottobre 2013, 13:40

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PALERMO – È previsto per domani a Villa Niscemi l’incontro tra l’amministrazione comunale di Palermo e i sindacati dell’Amat, l’azienda del trasporto pubblico. Il vertice arriva in un momento di difficoltà dell’azienda che, nonostante una netta riduzione dell’indebitamento nell’ultimo anno da 40 a 12 milioni di euro, si barcamena ancora tra alcune criticità nelle officine, gli scioperi di una parte dei dipendenti e le rivalità fra sigle confederali,Orsa e Faisa Cisal, da una parte, e Cobas e Ugl, dall’altra.

Il nodo fondamentale da sciogliere, nonchè principale motivo delle proteste di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, è l’apertura della trattativa sul nuovo contratto di servizio, che langue ormai dal 2005 e senza il quale è impossibile rimodulare il piano industriale dell’azienda. Contratto di servizio e piano industriale sono fondamentali per far ripartire a pieno regime le officine, la vera “area critica” della partecipata, come l’ha definita lo stesso presidente Giuseppe Modica. Il quale, però, sulla natura degli scioperi (il prossimo è programmato per l’8 novembre) mostra qualche perplessità: “I sindacati hanno il diritto di scioperare, ma sinceramente non mi spiego la motivazione. Posso dire che uno sciopero mi mette tristezza perchè è indice di un disagio”.

Ieri il vicesindaco con delega alle Partecipate, Cesare Lapiana, è intervenuto a Sala delle Lapidi sulla situazione dell’azienda: “C’è sicuramente uno stato di malessere all’Amat ma abbiamo fatto un grosso sforzo per ridurre i debiti. Il nuovo Put sarà fondamentale per rinnovare il contratto di servizio e capire quali aree saranno destinate alla gestione dell’azienda. I nodi si scioglieranno quando in consiglio comunale arriveranno piano industriale e contratto di servizio. Senza questi non possiamo approvare il budget dell’Amat perchè l’attuale contratto di servizio risale al 2005 e non è più attuale. Porteremo in Consiglio i contratti di servizio delle aziende partecipate entro fine anno”.

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Per Antonino La Barbera, segretario regionale Cobas settore Trasporti, sindacato che, assieme all’Ugl, ha partecipato stamattina alla riunione con il direttore generale, Pasquale Spadola, e il direttore del personale, Paolo Piazza, “è quanto meno singolare l’assenza all’incontro di oggi con i vertici dell’Amat da parte di quelle organizzazioni sindacali che nei giorni scorsi hanno chiesto a gran voce un confronto con l’azienda e soprattutto hanno proclamato lo sciopero per il prossimo 8 novembre”. Oltre ai sindacati, al vertice convocato dal sindaco parteciperà anche il Cda dell’Amat. “Noi oggi abbiamo fatto la nostra parte – commenta La Barbera – portando all’attenzione dell’Amat le esigenze dei lavoratori. Altrettanto faremo giovedì al cospetto del primo cittadino: l’Amat va rilanciata tenendo conto dell’entrata in esercizio del tram e del sistema di trasporto pubblico integrato che dovrà servire la futura città metropolitana”.

“Riteniamo assurdo che, dopo il terzo sciopero sulle motivazioni legate al futuro dell’Azienda, al potenziamento del servizio, la dirigenza ci convochi ignorando questi nodi con, piuttosto, all’ordine del giorno questioni interne per niente urgenti e fondamentali. Per questo abbiamo deciso di non partecipare all’incontro di ieri, martedì, e ribadire invece domani al sindaco Orlando le nostre richieste”. Ad affermarlo sono i sindacati di Amat, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Orsa, in vista dell’incontro che si terrà domani alle ore 9 a Villa Niscemi, sul futuro dell’Azienda di trasporto di Palermo, convocato dal sindaco dopo le denunce dei sindacati. “Ringraziamo il sindaco per la sensibilità mostrata verso le nostre rivendicazioni che puntualmente domani, nel corso dell’incontro, ribadiremo: la richiesta di un piano industriale che sia in grado di rilanciare il servizio, con un numero adeguato di vetture, la riorganizzazione dell’Azienda all’insegna del rispetto dei principi di legalità e trasparenza, il contratto di servizio con il comune, dato che risale ormai al 2005 , che sia improntato sull’efficienza e su una maggiore produttività, e infine certezze per il futuro dei lavoratori”. Ai lavoratori saranno comunicati gli esiti dell’incontro nel corso delle assemblee che si terranno sabato e lunedì. La prossima giornata di stop per i bus è già stata fissata per venerdì 8 novembre, quando dalle ore 08,30 alle ore 17,30 sciopererà il personale di movimento, mentre gli addetti degli impianti fissi ed officina si fermeranno per l’intero turno di lavoro.

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16 Ottobre 2013, 13:40

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