"Il suo sacrificio un esempio | per chi non si piega" - Live Sicilia

“Il suo sacrificio un esempio | per chi non si piega”

Messaggi da parte delle più alte cariche dello Stato e dal mondo politico per la beatificazione di don Puglisi. Napolitano: "L'orrore suscitato in tutto il Paese dal quel barbaro assassinio rimarrà nella memoria di tutti noi".

L'omaggio delle istituzioni e della politica
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PALERMO – Dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al presidente del Senato, Pietro Grasso, passando per il vicepremier Angelino Alfano e il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri. Il mondo politico e istituzionale ha ricordato padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia nel settembre del 1993 che oggi è stato proclamato beato.

“L’orrore suscitato in tutto il Paese dal barbaro assassinio di don Puglisi rimarrà nella memoria di tutti noi”, ha affermato il capo dello Stato in un messaggio inviato all’arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo. ” La sua intesa e feconda esperienza pastorale, svolta sempre nelle realtà più difficili della Sicilia – ha aggiunto Napolitano -, continua a rappresentare un esempio per tutti coloro che non intendono piegarsi alla prevaricazioni della criminalità organzzata”. Grasso ha ricordato invece che “uno dei miracoli di don Puglisi è stato far convertire con il suo sorriso due feroci killer che hanno offerto un contributo per l’accertamento di verità e giustizia anche recentemente, facendo riaprire indagini come quella sulla strage di via D’Amelio”. Il riferimento del presidente del Senato era alla “conversione sincera di Spatuzza e Grigoli”.

Per il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, “l’esempio di don Puglisi appartiene alla Chiesa e a tutta la società. E’ il primo martire della Chiesa morto di mafia – ha sottolineato -. Il suo sangue è servito a determinare una ribellione della società civile che si è tradotta in leggi, nel contrasto più forte da parte dello Stato verso Cosa nostra. I frutti del suo impegno sono stati raccolti negli anni successivi – ha aggiunto Alfano -. La Chiesa ne riconosce la beatitudine, la società civile gli è grata dal giorno del suo martirio”. Il ministro Cancellieri ha esortato a “non dimenticare l’esempio di don Puglisi” perchè “quel sacerdote è stato un grande uomo e tutti gli dobbiamo molto”.

Messaggi sono arrivati anche dal capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani, secondo cui “la beatificazione di don Puglisi è un simbolo di riscatto e di speranza per la città di Palermo e per la Sicilia intera”, e dal ministro della Funzione pubblica Giampiero D’Alia, che ha sottolineato la “splendida giornata per la Sicilia” ricordando come “l’impegno di don Puglisi” debba servire ai siciliani “a capire quanto devono fare ogni giorno partendo dall’impegno di questo straordinario sacerdote”. Beppe Lumia, senatore del Partito democratico, ha ricordato l’impegno quotidiano di don Puglisi a Brancaccio: “Don Pino capì che bisognava offrire un’alternativa a chi era abituato a vivere in un contesto di degrado e impregnato di mafia, creando luoghi e momenti di aggregazioni sani e positivi”. Dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, un “grazie” a padre Puglisi e a Papa Francesco: “Oggi è un giorno di gioia”, ha sottolineato parlando anche di un “richiamo forte a tutti di essere coerentemente degni del suo ricordo, della sua testimonianza, del suo sacrificio”.


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