PARMA – Il Parma spensierato di fine campionato miete un’altra vittima e tiene vivo il quasi irrealizzabile sogno salvezza. La truppa di Donadoni stende al Tardini anche il Palermo, per la gioia della tifoseria crociata e del tecnico bergamasco, visibilmente soddisfatto per i tre punti strappati alla squadra di Iachini: “Mi fa piacere per i ragazzi, che si meritano questa vittoria”. Una gioia contenuta, come impone ovviamente il momento sportivo e societario del Parma, per la quale Donadoni vuole però premiare i suoi ragazzi, ancora una volta protagonisti di una prova di grande carattere: “Aver battuto il Palermo, che ha fatto il campionato che ha fatto, dà merito a questo gruppo, che fino in fondo vuole credere in qualcosa, cercando di esprimere in campo i propri valori”.
Nessun rimpianto però per il campionato disputato finora. Certo, senza penalizzazioni il Parma sarebbe a pari punti col Cesena e probabilmente avrebbe ancora un lumicino di speranza per la salvezza, ma non è qualcosa a cui Donadoni vuole appigliarsi per creare rammarico tra i tifosi: “No, siamo coerenti con quella che è la realtà. Guardarmi indietro non mi è mai piaciuto. Sappiamo quello che ci è accaduto e quello che potrebbe ancora accadere”. Ancora possibilista, dunque, anche grazie alla prova positiva messa in scena col Palermo: “Sì, abbiamo giocato bene, stringendo i denti nel finale quando in molti avevano i crampi. Oggi tutta la squadra ha sfoderato una buona prestazione, ma Mirante più di tutti. Ha effettuato degli interventi importanti”.
Ed è soddisfatto anche Antonio Nocerino, match winner ed ex di turno nella sfida col Palermo. Il suo gol su rigore ha regalato al Parma altri tre punti che permetteranno quantomeno di tenere viva una striscia positiva inaspettata per i crociati: “Bella soddisfazione non prendere gol. Ne abbiamo presi un po’ troppi. Siamo migliorati nella fase difensiva, penso sia stato un successo meritato. Noi abbiamo intrapreso questa strada di rispettarci e aiutarci l’uno con l’altro. I risultati fanno sempre morale, dopo Genova eravamo abbattuti per la prestazione, noi siamo stati sempre disponibili a tutto, per noi per i dipendenti e per il Parma. Non possiamo fare di più. Io sono felice solo quando qualcuno prende il Parma”.
