01 Settembre 2017, 13:06
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CEFALU’ (PALERMO) – “Documenti per favore”, alla richiesta perentoria dei poliziotti la donna ha esibito la carta d’identità, fornendo nome e cognome. Peccato che diceva di essere sordomuta.
È bastato poco per smascherare la truffa di una donna rumena che si spacciava per responsabile di una sedicente associazione che si occupa di persone sordomute e disabili. Lo faceva per spillare soldi ai turisti in vacanza a Cefalù.
Davanti al Duomo è scattata la trappola. Gli agenti in borghese avevano notato la quarantenne aggirarsi per le strade della cittadina con al collo un tesserino di riconoscimento dell’associazione. Le si sono avvicinati chiedendo informazioni e la donna ha iniziato a farfugliare risposte improbabili. In mano teneva un foglio su cui annotava i nomi dei donatori e il frutto della loro generosità. Poche centinaia di euro che le sono costate una denuncia a piede libero. La rumena ha altri precedenti penali.
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01 Settembre 2017, 13:06