Donna uccisa dal sangue infetto | Un milione di euro ai parenti

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23 Marzo 2016, 12:05

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PALERMO – Morì di cirrosi epatica per una trasfusione di sangue infetto. Ora il Tribunale di Catania, presieduto da Dora Bonifacio, condanna lo Stato e il ministero della Salute a sborsare quasi un milione di euro ai quattro eredi, il marito e i tre figli.

La storia inizia nel 1986 quando B.L.B., all’epoca quarantenne, viene ricoverata in una casa di cure privata per essere sottoposta a un intervento chirurgico di isterectomia totale. Durante l’operazione c’è la necessità delle trasfusioni. La sua vita non sarà più la stessa. Si ammala di Epatite C che degenera in cirrosi epatica. Nel 2011 il decesso è il tragico epilogo di una lunga stagione di sofferenze.

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“La sentenza è particolarmente interessante – spiegano i due legali della famiglia, gli avvocati palermitani Ermanno Zancla e Chiara Carlozzo – perché finalmente concilia il principio della compensatio lucri cum damno, ossia lo scomputo dell’indennizzo percepito in vita dal risarcimento del danno riconosciuto allo stesso”.

Si tratta della ennesima sentenza che condanna il Ministero a risarcire migliaia di cittadini siciliani che tra gli anni 70 e gli anni 80 hanno contratto gravissime malattie a causa di trasfusioni di sangue ed emoderivati.

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23 Marzo 2016, 12:05

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