23 Maggio 2015, 16:31
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GIARRE. Il sostituto procuratore di Catania Alessia Natale ha disposto il sequestro della salma di Maria Mercurio, la 52enne giarrese deceduta stamani, sembrerebbe per un arresto cardiaco. La donna, colta da malore nella propria abitazione poco dopo le 8 e 30, è stata trovata priva di coscienza dalla figlia e dal fratello, che hanno subito chiesto l’intervento del 118. Ma l’ambulanza inviata sul posto è risultata priva di medico. L’unica medicalizzata, presente nell’intero comprensorio, era impegnata a Calatabiano. La donna è stata quindi trasportata al vicino stadio d’atletica per essere trasferita con urgenza in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania. Ma il medico dell’eliambulanza, giunta poco dopo, non ha potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso di Maria Mercurio. Poco dopo anche l’ambulanza medicalizzata ha raggiunto lo stadio d’atletica.
Ma ormai non c’era più nulla da fare. A quel punto è scattata la rabbia incontrollata dei numerosi familiari della 52enne, scagliatisi contro le due ambulanze. Distrutte attrezzature mediche e danneggiato, con una sedia a rotelle, il parabrezza di uno dei mezzi di soccorso. Qualcuno ha tentato di danneggiare anche l’eliambulanza, riuscendo a distruggere fortunatamente solo un defibrillatore portatile, ma è stato poi bloccato dal pilota e dal personale medico e paramedico. Gli agenti della locale polizia municipale hanno tentato di sedare gli animi in attesa dell’arrivo dei carabinieri della Compagnia di Giarre, giunti con sette pattuglie.
Ma c’è voluto tempo per convincere i parenti della donna deceduta a lasciare andar via l’ambulanza con la salma, diretta all’ospedale Garibaldi di Catania, come disposto dal pubblico ministero di turno. La prossima settimana, non è ancora stato fissato il giorno, sarà compiuta l’autopsia, indispensabile per determinare l’orario esatto della morte e stabilire se ci siano state responsabilità nel decesso. I legali della famiglia Mercurio, Enzo Iofrida e Salvo Sorbello, sono pronti a nominare un consulente di parte. Intanto è già stata presentata una denuncia formale ai carabinieri. Ma i militari dell’Arma procederanno anche per danneggiamento aggravato nei confronti dei familiari responsabili dei danni alle attrezzature e ai mezzi di soccorso.
Ma la tensione a Giarre, dopo la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Isidoro, resta altissima. La mancanza di servizi sanitari alternativi, come le ambulanze medicalizzate, una in questo momento quella presente nell’intero comprensorio giarrese, che si appresta a raggiungere d’estate un bacino di quasi 200mila abitanti, continua a scatenare veementi polemiche. La madre, i fratelli, i figli e i nipoti di Maria Mercurio, in tarda mattinata, hanno incontrato al palazzo di città il sindaco Roberto Bonaccorsi che ha espresso le proprie condoglianze per la scomparsa della congiunta. Il primo cittadino, che nei giorni scorsi ha inviato, insieme all’intero consiglio comunale giarrese, un esposto alla Procura contro l’Asp di Catania per interruzione di pubblico servizio, si è detto pronto a inviarne un secondo e a scendere in piazza per protestare contro la chiusura del pronto soccorso.
E’ iniziata da piazza Duomo ed è proseguita sui binari della stazione ferroviaria la protesta popolare a Giarre per chiedere, dopo il nuovo decesso su cui indaga la Procura di Catania, la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Isidoro. Tra la gente anche il vice sindaco di Giarre Salvo Patanè e i consiglieri comunali. Treno diretto a Roma bloccato da oltre un’ora sul binario 2, in attesa che l’assessore regionale della Salute Lucia Borsellino e il direttore sanitario dell’Asp di Catania Franco Luca prendano l’impegno di giungere a Giarre lunedì per assumere nuovi impegni per garantire il diritto alla salute del distretto sanitario 17.
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23 Maggio 2015, 16:31