Donna sgozzata, istanza della difesa |”Età mentale di un bimbo di 4 anni”

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13 Gennaio 2017, 06:30

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CATANIA. Il prossimo 6 marzo la Corte d’Assise di Catania, presieduta da Maria Concetta Spanto, si pronuncerà sulla nuova istanza di rito abbreviato condizionato presentata da Lucia Spicuzza, legale di Paolo Cartelli, alla sbarra per l’omicidio di Maria Ruccella, la 75enne di Calatabiano sgozzata nella propria abitazione di vicolo Soldato Giovanni Ponturo nell’ottobre del 2015. A sorpresa, nel corso della prima udienza del processo, il difensore dell’imputato ha rinnovato l’istanza già presentata e respinta, prima del rinvio a giudizio, dal gup Gaetana Bernabò Distefano. Il legale ha giustificato davanti alla Corte i motivi della reiterazione della richiesta, ritenendo necessario ascoltare i propri consulenti: il neuropsichiatra Antonino Petralia ed il medico legale Carlo Rossitto.

Il primo sarebbe fondamentale per stabilire quanto abbia inciso, qualora il 37enne venisse riconosciuto colpevole del delitto, la patologia mentale sofferta dall’imputato, certificata da ampia documentazione medica; il secondo, invece, potrebbe fornire importanti novità sul fronte dell’esame dattiloscopico sul collo della bottiglia usato per lacerare la gola della vittima. L’imputato, ha detto in aula Lucia Spicuzza, distinguerebbe il bene dal male come un bimbo di un’età compresa tra i 4 ed i 6 anni. L’audio della confessione, inoltre, dimostrerebbe che Cartelli non si sarebbe reso conto di ciò che stava dicendo.

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L’istanza, così come durante l’udienza preliminare, ha trovato l’opposizione del pubblico ministero Pasquale Pacifico, che l’ha definita incompatibile con le esigenze di celerità proprie del rito abbreviato. Non solo. Per il pm l’escussione dei due consulenti sarebbe anche superflua poiché le attività in questione, la perizia mentale e quella medico legale, sarebbero state compiute con le forme dell’incidente probatorio, quindi alla presenza delle parti. Tra due mesi la Corte scioglierà la riserva.

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13 Gennaio 2017, 06:30

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