25 Novembre 2013, 13:04
2 min di lettura
PALERMO – Unita nello slogan “Provate voi a stare senza le donne” la Palermo femminile ha fatto sentire la propria voce in piazza nella giornata dedicata allo sciopero nazionale contro il femminicidio e il doppio sfruttamento, quello sul posto di lavoro e nelle proprie case. Erano in 150 tra studentesse, lavoratrici e casalinghe, e hanno sfilato da piazza Politeama fino a piazza Pretoria, sotto la sede del Comune, per far sentire il proprio dissenso contro una situazione critica che vede le donne sempre più spesso protagoniste in negativo perchè vittime di stupri e violenze.
Il corteo, organizzato dallo Slai Cobas, ha creato non pochi disagi al traffico veicolare con il cordone delle forze dell’ordine che ha accompagnato le manifestanti prima lungo via Ruggero Settimo e poi in via Maqueda. “Questo sciopero è stato promosso a livello nazionale dallo Slai Cobas – ha affermato Mimma Sciortino – , quest’ultimo è un sindacato che ha messo al centro la situazione delle donne. E’ una manifestazione molto importante perchè segna un momento di rottura a livello nazionale. In tutte le città d’Italia ma anche nei più piccoli centri le donne stanno facendo sentire la propria voce per dire no al femminicidio e ad uno stato che preferisce voltare le spalle. Oggi vogliamo dimostrare tutta la nostra rabbia – conclude – ma al contempo il nostro cuore affinchè le cose cambino”.
Tra i partecipanti alla manifestazione non solo donne ma anche una folta presenza maschile, ad esempio quella di Salvatore Demma : “Siamo qui per far prendere coscienza del fatto che le donne vengono sfruttate doppiamente, sia sul posto di lavoro che in casa. Le donne che stanno protestando oggi vogliono cambiare totalmente la società in cui vivono dando un’immagine diversa dallo stereotipo comume. Gli uomini devono cambiare mentalità affinchè anche l’altro sesso abbia uguali diritti in ogni ambito”.
Lo sciopero, che fra i suoi propositi richiede la parità dei diritti in ambito lavorativo come l’adeguamento del salario e la trasformazione dei contratti precari in posti a tempo indeterminato oltre il miglioramento dei servizi socio-assistenziali, proseguirà nel pomerigggio, a partire dalle ore 16, a piazza Verdi con una raccolta firme e mostre fotografiche per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Pubblicato il
25 Novembre 2013, 13:04